Con il suo ‘Waka Waka’ (This time For Africa) Shakira è entrata di fatto a far parte dell’immaginario comune dei Mondiali di Calcio 2010. Il brano, che è già divenuto un tormentone ed è attualmente tra i più scaricati in rete, ha aperto la scorsa settimana il concerto a Soweto per la Word Cup 2010.
Il successo di Waka Waka ha contagiato radio, internet, televisioni e ha persino fatto sbizzarrire i video amatori, che hanno creato omaggi alla canzone che ha fatto balzare la cantante colombiana in vetta a tutte le classifiche internazionali. Ma cosa è che rende irresistibile questa canzone? Sicuramente il ritmo incalzante e l’energia travolgente che ben rappresentano lo stile canoro di Shakira, la quale per l’occasione è stata accompagnata nell’esecuzione della canzone dai Freshlyground, un gruppo pop-fusion tra i più celebri a Città del Capo.
Il sound africano che riscalda i cuori ci fa assaporare un po’ di calore e di estate, e sicuramente il video ufficiale del pezzo condisce bene l’idea estiva con una coreografia molto divertente, spensierata e colorata, che ha già scatenato migliaia di ballerini provetti proprio grazie alla sua semplicità.
Shakira, selvaggia e attraente, vestita con un abito di Roberto Cavalli che scopre pancia e fianchi lasciando poco spazio all’immaginazione, in tutta la sua sensualità si esibisce in un balletto sfrenato e facilmente ripetibile. E allora perché non promuoverlo a balletto scaramantico pre-partita?
E c’è anche un risvolto benefico: il ricavato della vendita della canzone sarà devoluto a favore di 20 Centers for 2010, campagna umanitaria realizzata su iniziativa della Fifa con lo scopo di aprire distretti sanitari, scolastici e sanitari nei paesi africani più poveri.
Aleggia però un alone di mistero su questo ‘inno dei Mondiali 2010’: si vocifera infatti che il giro iniziale di note sia estremamente simile ad un pezzo spagnolo intitolato ‘El negro no puede’ interpretato da Las Chicas del Can. Sarà davvero plagio?
Nel frattempo Waka Waka continua a contagiare tutti, e, forse senza rendercene conto, lo abbiamo già imparato a memoria!
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