Il caffè fa bene al lavoro, soprattutto in ufficio. Non è solo questione di sbadigli e palpebre pesanti, anche se comunque funziona. Si tratta piuttosto di scienza, verificata dal Dipartimento di Psicologia della NY University: il caffè fa bene al cervello in attività perché concede la pausa, favorendo memorizzazione e apprendimento. Da oggi, se in ufficio qualcuno fa notare caffè troppo ‘allungati’ la risposta è repentina: l’apparenza inganna, il lavoro continua!
Nei luoghi di lavoro, però, la realtà è spesso meno ironica e allora tocca correre ai ripari: per concedersi un break che non irriti gli umori, meglio affidarsi a strategie di design.
Prima soluzione, è creare l’armonia in ufficio offrendosi come volontari per una spedizione “caffè per tutti”, ma che sia fumante e non ustionante, senza fuoriuscite. Come fare? Lo studente in Design Homer Mendoza della University of Quebec in Montreal, con la collaborazione del professore Sylvain Aallard ha avuto un’idea semplice ed efficace: Pit-Stop Cafè (http://www.packaginguqam.blogspot.com/), trasportino in cartone riciclato dal concept essenziale e funzionale per portare fino a quattro bicchierini di caffè (con tappo), bustine di zucchero e bastoncini per mescolarlo.
Oppure, se si vuole che la ‘missione’ sia glamour, in Deskstore, c’è Lexon Coffee Time Gold, vassoio per 6 tazzine con coperchio salva-aroma e cucchiaini, in porcellana laccata oro. Dei designer Meyer-Gallay, Lozano & Jomard.
Quando invece la pausa caffè vuole essere atto solitario e meditativo, oppure da fare quasi di nascosto (e capita), due le strategie. Si può optare per Arietta, bellissima e discreta macchina per un espresso alla volta del designer Christian Peder Torget, gioiello di estetica e tecnologia.
Infine, a proposito di tecnologia per chi il caffè lo vuole così, defilato e sbrigativo, ma anche geek, c’è l’immancabile gadget Usb. Si chiama Hubbuccino ed è una piccola base in plastica e acciaio, che si riscalda collegandosi al pc e consente l’utilizzo simultaneo di altri 3 Usb device.
