Le comunità colpite da povertà, disastri naturali o guerre che periodicamente bucano gli schermi delle televisioni occidentali, suscitando brevi moti di pietà, sono spesso fatte anche di persone agguerrite e piene di spirito di iniziativa, che decidono di agire in prima persona per alleviare le condizioni di chi sta loro intorno senza aspettare aiuti dall’estero.
Sono le idee apparentemente più semplici a fare il più delle volte la differenza. Come nel caso delle Info Ladies, una pattuglia di giovani donne che ogni giorno si spostano in bicicletta per raggiungere gli angoli più remoti delle campagne del distretto di Gaibandha, nel nord del Bangladesh portando un bene preziosissimo: l’informazione.
Armata di telefono satellitare, di laptop e di pochi altri strumenti facilmente trasportabili in una borsa a tracolla, la ventiquattrenne Luich Akhter percorre ogni giorno chilometri su chilometri. Il suo viso è diventato ormai familiare nei villaggi della zona, e al suo arrivo le si formano attorno capannelli di persone che chiedono le cose più diverse.
“Chiedetemi dei parassiti che infestano i vostri raccolti, di comuni malattie della pelle, come avere aiuto se vostro marito vi picchia o come smettere di avere figli, io potrei avere la soluzione che fa per voi”, dichiara piena di ottimismo la giovane Luich. Le informazioni necessarie agli abitanti dei villaggi vengono caricate in un computer portatile, tradotte nelle lingue locali e completate da elementi multimediali e visuali per aiutare a capire anche chi non sa né leggere né scrivere.
Sono le informazioni più semplici quelle in grado di salvare un raccolto, un animale malato da cui dipende il sostentamento di una famiglia, o persino una vita umana. In un paese in cui ci sono tre medici ogni 10.000 abitanti, i costi da sostenere per ricorrere a semplici consulti possono essere insormontabili per una famiglia di contadini: Luich e le sue colleghe arrivano con i loro laptop e ascoltano i problemi della gente, fornendo semplici e preziosissime informazioni e facendo da tramite tra la gente e le istituzioni che potrebbero aiutarle.
Lottando contro il pregiudizio che confina le donne sul gradino più basso della scala sociale, le Info Ladies sono riuscite nel giro di poco tempo a farsi accettare dalle comunità rurali. Una goccia nel mare, diranno gli scettici. Ma il mare è pur sempre fatto di gocce, e l’avventura straordinaria di Luich e delle sue colleghe dimostra come a volte per salvare vite umane non servono ciclopici programmi di aiuto allo sviluppo, ma un sostegno mirato a realtà locali di questo tipo, in grado di fare la differenza e di creare ricchezza e sviluppo sostenibile.