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E’ iniziato il conto alla rovescia per l’inaugurazione della 63° edizione del Festival di Cinema di Cannes: mercoledì 12 maggio si apriranno le danze. Dopo aver presieduto all’edizione del 1999, per la seconda volta la Madrina del Festival sarà Kristin Scott Thomas, l’attrice di origine britannica, ormai naturalizzata francese, che da diversi anni vive e lavora ad oltralpe.
A dirigere la giuria internazionale di quest’anno un altro pezzo da novanta: il regista, sceneggiatore, produttore, animatore e disegnatore (e chi più ne ha più ne metta) americano Tim Burton. Juliette Binoche sarà invece la "donna-immagine" del Festival, protagonista del manifesto del 2010 ad opera di Brigitte Lacombe. Proseguendo con la serie di eroine femminili di questi ultimi due anni, gli organizzatori hanno puntato nuovamente sull’enigmaticità dello sguardo femminile, inteso come rappresentazione del mistero dello schermo.
La tradizionale "lezione di cinema" spetta invece ad un italiano: dopo Martin Scorsese, Stephen Frears, Wong Kar Wai e Sydney Pollack, sarà la volta di Marco Bellocchio: il regista italiano dialogherà attorno alla sua carriera cinematografica con il critico cinematografico Michel Ciment, raccontando gioie e dolori di questo mestiere.
Ad aprire il Festival ci penserà l’epico "Robin Hood" di Ridley Scott: il film, verrà presentato fuori competizione, insieme ai due protagonisti principali Russell Crowe e Cate Blanchett. Nell’ambito della selezione ufficiale, prosegue anche quest’anno l’iniziativa "Le Cinéma de la plage": per tutta la durata del festival sarà possibile godere gratuitamente di un film a sera, comodamente distesi sulla spiaggia, sotto il cielo stellato. A differenza degli altri anni, per questa edizione tutte le pellicole inedite proposte in sala saranno proiettate in anteprima mondiale anche "en plein air".
Prosegue la "saga" dei classici: inaugurata nel 2004, la sezione "Cannes Classics" accompagna le opere contemporanee della sezione ufficiale, con una programma di film restaurati, ritrovati e inediti. In programma per questa edizione "Boudu sauvé des eaux", del grande ed incompreso (o compreso solo a posteriori) cineasta francese Jean Renoir, che vedrà la luce in una versione restaurata con una sequenza inedita. Risorgerà a nuova vita anche un cult come "Psycho", di Alfred Hitchcock, pellicola che ha beneficiato di un importante lavoro di riadattamento del suono.
In programma nella sezione ufficiale, ma fuori competizione, il dibattuto "Draquila", l’inchiesta di Sabina Guzzanti sugli appalti per la ricostruzione dell’Aquila, a seguito del terremoto in Abruzzo. La pellicola è stata duramente contestata dal Ministro della cultura Sandro Bondi, che ha così declinato l’invito a partecipare al festival. Per la cerimonia di chiusura di domenica 23 maggio è prevista la proiezione di "The Tree", di Julie Bertuccelli, interpretato dalla bellissima Charlotte Gainsbourg con Marton Csokas e Aden Young. Girato in Australia, il film è un adattamento del romanzo di Judy Pascoe, "Our Father Who Art in the Tree".
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