“Wildlife pays, wildlife stays”, recita un vecchio detto. Che significa più o meno: se la natura paga, si conserva. Devono essersene resi in conto tanti, per fortuna. Turisti, tour operator, professionisti del turismo, responsabili delle strutture alberghiere. Del resto, che l’unione di turismo e natura sia una attrattiva in continua crescita lo dicono i dati. L’ecoturismo spopola. Nel mondo, ma anche in Italia. Contatto con la natura, relax, tranquillità e giri enogastronomici, nonché risparmio, sono le motivazioni più forti per i turisti ecologici.
Secondo il rapporto Ecotour, sono circa 772 i parchi e aree protette presenti in Italia, che coprono ben il 10 per cento del territorio nazionale dove si producono quasi 600 diversi prodotti alimentari tipici tra vini, formaggi, salumi, oli extravergini e altre specialità grazie anche al lavoro delle aziende agricole impegnate nella coltivazione, nell’allevamento, nella trasformazione dei prodotti e in molti casi nell’offerta di ospitalità in agriturismo. Dati alla mano, le cifre rassicurano chi crede – ovunque nel mondo – nell’ecoturismo: una crescita annua del 20% generata soprattutto da persone con un’età compresa tra i 35 e i 54 anni e un livello di istruzione elevato. Chi “viaggia in natura” ha inoltre una buona capacità di spesa e preferisce muoversi da solo (13%), in coppia (60%) o con la famiglia (15%). A disposizione, da visitare, ci sono oltre 13 milioni di kmq, pari a 44.000 aree protette e più del 10% della superficie terrestre.
In questo scenario si colloca perfettamente la Repubblica Dominicana, uno dei pochi paesi in grado di proporre nuove zone ecologiche. Ottima attrattiva per gli amanti del turismo di avventura e, specialmente, per chi adora la montagna, l’isola dominicana offre una serie di vette che nascondono una natura spettacolare. A cominciare dalla cima Duarte nella parte centrale dell’Isola, che, insieme al lago Enriquillo regala alla zona un paesaggio davvero particolare: la foresta tropicale accostata al deserto.
Un’area ideale per il turismo di avventura e per affrontare attività ricche di adrenalina, come il sandboarding, uno sport che implica l’uso di una tavola simile a quella studiata per la neve, ma appositamente modificata per atterrare sul terreno. Adattissima anche l’arena di Bani, nel sud est del Paese e a solo un’ora da Santo Domingo. Per chi preferisce gli sport d’acqua, invece, a Jarabacoa si può trovare tutto ciò che si desidera e provare emozioni forti sulle rapide del fiume Jimenoa costeggiato da una folta vegetazione. Insomma, per chi ama natura, sport, divertimento e rispetto dell’ambiente, una meta piena di sosprese.