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Anita Sieff in mostra alla Querini Stampalia

Una mostra a trama multipla, a scrittura complessa, che potremmo definire circolare.

Anita Sieff - Ordine di Senso, installazione video

Non è facile definire la tipologia della mostra Ordine di senso” che Anita Sieff propone  nei diversi ambienti della Querini Stampalia. Mostra Antologica: rassegna di lavori diversi raggrumati per ordine di senso libero. Retrospettiva: puntuale ricucitura del passato, trama di tempo, tempo rinvenuto e reinventato alla luce del presente. Rassegna contemporanea costruita sul filo di un assoluto presente con molti lavori inediti, specifici e causati dall’evento e dai suoi spazi. I tre livelli si intrecciano a definire la trama del progetto.

Sollecitata dalla curatrice Chiara Bertola e dal suo interessante programma “Conservare il futuro”, nel quale l’arte contemporanea intercetta il passato nei luoghi storici del museo per poi raccogliersi al terzo piano nelle sale dedicate al contemporaneo, Anita Sieff ha costruito una mostra a trama multipla, a scrittura complessa, che potremmo definire circolare. Diversi infatti sono gli ordini di senso che aprono chiavi associative multiple intorno agli interessi storici dell’artista quali coscienza, veglia, sogno, relazione, osservato/osservatore, percezione, pubblico, l’ambiguità del reale, creazione di realtà, Weltanschaung, (fare mondi direbbe Birnbaum); ordini di senso che continuamente ritornano nicianamente a configurare figure dell’eterno in permanente disfacimento.
Si formulano così ipotesi d’esistenza che si realizzano (verrebbe voglia di dire si compiono) di volta in volta nella forma evento del rapporto tra individuo/Autore e moltitudine/Mondo. Mondo che diviene di volta in volta nella sua forma relazionale: l’Altro, il Pubblico, lo Spazio, l’Osservatore, la Società, etc. Per indagare questa complessa trama relazionale, Sieff utilizza dei dispositivi di senso diversi che tendono a circoscrivere differentemente la scrittura nella sua olistica circolarità.

Il video, in Public 2006, videoinstallato in Ordine di senso 2010, pellicola riversata in digitale in Dislessica. La forma non informa 1999-2010, sembra dotare Sieff di uno sguardo professionale assimilabile a quello del regista. Ma una regia consapevole come quella di Anita conosce il dramma Wendersiano del conflitto/complicità tra le immagini ed il reale, conosce la complessità di percorsi creativi coautoriali o partecipati dove l’attore/ autore emancipato si svincola dalla regia ed irrompe sulla scena dell’arte con la propria verità, conosce l’espulsione drammatica dal reale, la sua messa a nudo, dove la macchina da presa da dispositivo inclusivo diviene esclusivo, trasformando il regista in un voyeur, figura mancata e separata dal mondo, che si realizza solo attraverso il desiderio o il sogno, si veda al proposito anche l’Etant donnés duchampiano.

Ma Anita conosce anche altri dispositivi di senso capaci appunto di produrre altri ordini di senso. Conosce attraverso le istallazioni Cicaleccio 2010, La luce modifica la coscienza 2008, Coppia 2004, come la materia del reale possa diventare reale attraverso il reale stesso (because everything is already made). Un reale sinestetico, a volte fenomenico, a volte in dissolvenza, a strati differenti d’esperienza, a strati differenti di coscienza amerebbe dire l’artista. Installazioni sonore e readings poetici intercettano lo spettatore nel silenzio della forma.

E poi infine disegni, scritture, tele bianche, appunti, schizzi, progetti, note e altro a dire della circolarità dell’esperienza del processo creativo in andata e ritorno nel tempo e nello spazio. Dalla forma all’informe in andata e ritorno. Quell’instancabile Solve et Coagula che ci migliora e con il quale negoziamo di continuo la nostra esistenza in forma e vento.

Anita Sieff – Ordine di Senso
dal 27/3/2010 al 20/06/2010
 

Fondazione Querini Stampalia
Campo Santa Maria Formosa, Castello 5252 Venezia
Orario: da martedì a domenica dalle 10 alle 19. Chiuso il lunedì

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