È bastato che Lady Vogue America Anna Wintour tuonasse a causa della sua agenda troppo fitta di impegni, che la Settimana della Moda milanese nell’edizione di febbraio 2010 è stata letteralmente decapitata. Solo 3 sono stati i giorni clou, che hanno visto accavallarsi i grandi nomi della moda italiana con conseguente caos organizzativo e accese polemiche. Ma il Consiglio Direttivo della Camera Nazionale della Moda Italiana, riunitosi giovedì scorso, ha deciso che la settimana milanese deve tornare ad essere tale, approvando un nuovo calendario per l’edizione di settembre, che si svolgerà dal 22 al 28. L’intesa raggiunta sotto la presidenza di Mario Boselli ha sancito le presenze dei nomi forti della moda ripartendoli in modo equilibrato lungo il calendario di Milano Moda Donna. Giorgio Armani ha dichiarato: "Sono lieto che il mio appello alla responsabilità sia stato accolto e non credo fossi l’unico ad auspicarlo: era giunto il momento di riconsiderare seriamente la questione del Calendario della moda, perché intorno ad esso ruota un intero sistema industriale che deve riprendere coscienza di sé, riaffermando la propria forza e il proprio valore. L’accordo dei maggiori stilisti, a tutela anche di quelli emergenti, raggiunto con la mediazione della Camera della Moda, dimostra che se vogliamo, noi italiani, siamo perfettamente in grado di imporre senza timori la nostra volontà per valorizzare ciò che il mondo riconosce essere un ricco e inimitabile patrimonio creativo".
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Ridotta all’osso l’edizione di febbraio 2010, tornano a settembre i 7 giorni della moda milanese