Ogni due anni, nel mese di Aprile, Francoforte si illumina di luce propria. Anzi, è l’eccellenza in fatto di arte e tecnica dell’illuminazione a far brillare la città tedesca, in quello che è senza dubbio l’evento più importante al mondo del settore, Light+Building, fiera e festival allo stesso tempo, luogo di incontro tra tecnologia e cultura della luce.
L’edizione 2010, dal 9 al 16 aprile, metterà in luce, è il caso di dirlo, il meglio della creatività del Made in Italy, con “Luces. Light Art From Italy”. Si tratta di un’importante mostra, a cura dell’Arch. Gisella Gellini, che, nella prestigiosa location del Museo Archeologico proporrà una decina di opere inedite, site-specific, realizzate da un gruppo rappresentativo di artisti italiani della luce. L’intento è quello di valorizzare a far conoscere ad un pubblico internazionale le valenze espressive e artistiche dell’illuminazione, settore in cui il design italiano si manifesta con originalità e talento, ponendosi di diritto tra le eccellenze mondiali. Da qui la sinergia con Light+Building, sia quale cassa di risonanza mediatica, sia per i contenuti tecnologici che molto spesso questa forma di arte esprime.
Luces, già di per sé evento unico ed imperdibile, si colloca infatti nell’ambito di Luminale 2010 una sorta di gigantesca installazione-esposizione in lungo e largo la città, con cui tra giochi di luce, interazioni tra illuminazione, musica, suoni, light design e multimedialità si vuole rappresentare l’aspetto più artistico e creativo della luce, che comunque sottende grande competenza e sperimentazione tecnologica, innovazione. Proprio qui, si colloca Luces: non a caso, l’idea di una mostra dedicata alla creatività italiana, nasce dall’incontro fra l’Arch. Gellini e il curatore di Luminale, Helmut M.Bien.
Ma quali gli artisti, quali opere in luce a Francoforte? Nino Alfieri, espone “Eclisse”; c’è “Light Sympathy” di Marco Brianza; “Anulus” di Paolo Calafiore; “Romae”, Livia Cannella; “Light Pulse”, Nicola Evangelisti; “Bwindi Light Masks” di Richi Ferrero; “Arpa di Luce”, di Gianpietro Grossi, Pietro Pirelli, Francesco Murano; “Il tempo passa” (Time is Passing…) di Johannes Pfeiffer; “Intima” di Donatella Schilirò.
Infine, sarà esposta anche l’opera “Percorsi, 2006” di Marinella Pirelli, caposcuola dell’arte cinetica attiva a partire dagli anni ’60, quale omaggio all’artista scomparsa lo scorso anno.