“Nemico Pubblico”, l’ultimo acclamato film di Michael Mann, mostra uno spaccato della società americana della grande crisi attraverso la moda dell’epoca. Abbiamo incontrato la stilista Gaia Pace, per farci interpretare i costumi utilizzati nel film, rispetto alla società dell’epoca.
Gaia, si può notare nei vestiti di Marion Cotillard il riflesso di un’ America più povera, che portava le donne ad adottare stili e tessuti differenti
“Si, era molto diffuso l’uso del cotone perchè prodotto in America e meno costoso, per lo stesso motivo prese piede una nuova fibra artificiale, il rayon, che aveva un resa simile alla seta, ma notevolmente meno cara. Gli abiti che la protagonista sfoggia sarebbero senz’altro stati di questo materiale nella realtà del tempo. Sempre come specchio dell’economia dell’epoca Marion sfoggia mise dai colori tenui (dal salvia al color acqua) che analogamente prevalevano sulle tinte accese.”
Anche l’abito da cocktail che l’attrice indossa nella sequenza in cui Billie Frechette incontra John Dillinger è di un rosso spento
"Il rosso era una tonalità che richiedeva processi di tintura più complessi con un implemento dei costi finali. E se si pensa che quel capo era “un abito da 3 dollari” non si può immaginare se non di un rosso fané. Inoltre Billie Frechette era una donna sola e povera, figlia di un’indiana Menomenee e a Chicago in cerca di un lavoro. Racchiudeva in sè i problemi della crisi economica e dell’emarginazione delle minoranze etniche, per le quali per prima Eleanor Roosvelt dimostrò attenzione.”
Faceva la guardarobiera quando conobbe John Dillinger (Johnny Depp). E quando il gangster si presenta sul suo posto di lavoro per portarla via con sè, di nuovo indossa un abito caratteristico di quei tempi
“Si, la blusa che aveva sempre accompagnato i vestiti si trasforma per una soluzione più economica in una pettorina; della blusa rimane solo la parte davanti, quella che l’attrice nella prima scena d’amore con Johnny Depp sbottona come fosse una camicetta.”
In una scena Marion indossa una sottoveste verde acqua
"In quegli anni questo indumento era largamente usato poiché aiutava gli abiti a scivolare sul corpo, visto la moda delle nuove linee accostate. Infatti una delle rivoluzioni della moda di quegli anni fu l’introduzione del “taglio sbieco” in questo modo si segna la vita, le gonne si allungano di circa 20 centimetri sotto al ginocchio rispetto ai vestiti stile Charleston che avevano dominato la scena nel decennio precedente”.
Le donne fanno una grande distinzione tra i momenti d’uso in cui un abito viene indossato
"Si, sempre nella sequenza in cui i due protagonisti si incontrano, Billie Frechette è in imbarazzo perchè sfoggia un abito e una pettinatura non addatti all’ora e alla situazione. La moda imponeva per la sera il lungo e i capelli acconciati e fermati dall’uso della brillantina. Marion invece veste di rosso e i capelli sono sciolti e quindi considerati in disordine”.
Quali furono le innovazioni nello stile dell’epoca che influenzarono di più i decenni successivi?
"Senza dubbio uno dei fenomeni che più avrebbe avuto ripercussioni in seguito è la nascita dei cataloghi di vendita per corrispondenza. Probabilmente in questa nuova modalità non si incontravano solo la domanda e l’offerta di indumenti più economici, ma si rifletteva il pensiero, che aveva cominciato a diffondersi nei decenni precedenti grazie alla progettualità della Bauhaus di Gropius. Il gusto del bello doveva essere diffuso a tutti i livelli e tra tutti i ceti sociali".
Una considerazione sottile ed interessante questa della stilista, che ricorda come in quegli anni procedesse sempre più velocemente il processo di democratizzazione della società, in tutte le sfere. Nella moda femminile l’influenza più singolare la ritroviamo nei giorni nostri: proprio le ultime sfilate hanno portato sulle passerelle mise che riprendono esplicitamente la biancheria da casa di quegli anni, con i tessutti a cravattatura; ne vediamo un capo proprio all’inizio del film, dalla maitresse che poi avrebbe tradito John Dillinger.
"I business man degli anni seguenti – conclude la stilista – avrebbero ripreso lo stile dei ganster, le loro giacche dalle spalle larghe e la vita stretta, i tessuti gessati e l’immancabile cravatta."
Così, come nel suo essere il bandito più amato d’America, anche nella moda inconsapevolmente Dillinger divenne un mito.