La loro é una rivoluzione morbida e silenziosa, lo sottolineano i ragazzi di All you knit is love citando Gandhi, che sosteneva che sono solo queste a poter cambiare profondamente la società.
É almeno straniante, infatti, il mix tra l’immagine antica delle nostre nonne sferruzzanti e questa gioventù post punk, capace di realizzare con l’uncinetto vere e proprie opere d’arte tridimensionali.
Parliamo della tecnica giapponese amigurumi (dal giapponese Nuirugumi – animale ripieno e Ami – tessere), che già da alcuni anni impazza in Gran Bretagna e negli Stati Uniti e che anche nella capitale catalana vanta da tempo alcuni gruppi di fan molto appassionati.
Collettivi che sono nati spontaneamente, autoconvocandosi in qualche granja per chiacchierare mentre si lavora la lana davanti ad una tazza di cioccolata; oppure raccogliendosi intorno a corsi più strutturati, come quello di Ganxillo freestyle, che si tiene tutti i giovedì sera nei locali del prestigioso centro di produzione audiovisuale Hangar. In questo caso il promotore e insegnante del corso é un personaggio storico della scena barcellonese: l’artista – attivista Aviv di Opensourcepants, che da anni porta avanti una filosofia sartoriale a “codice aperto” (sul modello delle Creative Commons) cercando il lato umano della moda e incoraggiando esperienze di autoproduzione condivisa.
Già, perché un elemento fondamentale di questo movimento sferruzzante e ciarliero é quello dell’agire di gruppo: in gruppo si imparano i punti, si condividono i modelli reperiti su Internet o in qualche pubblicazione del Sol levante, ci si confronta e ci si scambiano idee e opinioni in maniera orizzontale.
E se da una parte questa passione può diventare un piccolo business artigianale (esistono singoli e gruppi che rivendono le propri creazioni in negozi specializzati oppure attraverso portali come Etsy, web specializzata nel commercio online di questi e altri pezzi unici) dall’altra é un modo di riconquistare le piazze e le strade, adesso che torna la bella stagione. Quella di tessere in strada é un’esperienza che già lo scorso anno misero in piedi i responsabili della tricoteria All you knit is love: un piccolo ma significativo contributo, nell’ottica della decrescita, verso una Barcellona futura più collettiva, più solidale e attenta alla vivibilità dei suoi quartieri. In pratica, una rivoluzione