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Biondissima, la pelle costantemente abbronzata, gli occhi truccati di nero: è Donatella Versace, con il suo look che non passa inosservato. Un ego tanto forte da far sfilare le sue modelle con un make-up a sua immagine e somiglianza. Non è certo una fautrice della bellezza acqua e sapone, d’altra parte la stilista calabrese ha dichiarato candidamente al noto quotidiano britannico “Indipendent”, che non sa nemmeno quale sia il suo vero colore di capelli e che non crede nella naturalezza totale della donna perché, secondo lei, il concetto di naturale è ricollegato solo alle verdure.
Determinata nelle sue posizioni, nella stessa intervista dice che “è stupido” far sfilare ragazze con poco trucco, come per farle apparire più intellettuali, perché in realtà molte di loro non lo sono affatto e perché alla base della moda c’è il divertimento e non bisogna mai dimenticarsene per cercare una parvenza di serietà.
Una personalità controversa, che dopo il grande dolore dell’omicidio del fratello Gianni, ha preso in mano l’azienda di famiglia, rischiando la bancarotta nel 2004 a causa delle scelte stilistiche, forse troppo estreme. Una gestione tormentata che ha dovuto abbandonare temporaneamente a causa dei problemi di tossicodipendenza. I giornali raccontano che sia stata sua figlia Allegra, aiutata dall’amico Elton John, a convincerla a iscriversi lo scorso anno in una clinica di disintossicazione dalla cocaina.
Ora è di nuovo alla guida dell’ufficio creativo della maison. Giusto in tempo per fare guerra alla Wintour senza mai menzionarla, dichiarando al Corriere della Sera che la Camera della Moda prende le sue decisioni senza consultare gli stilisti e che la prossima volta sfilerà comunque nel giorno prestabilito. Bentornata!
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