A Parigi se ne trovano in ogni angolo, anzi, per l’esattezza, ogni 300 metri. Da quando i Velib’ hanno fatto la loro comparsa nella capitale francese, il già efficientissimo sistema di trasporti parigino ha guadagnato un’ulteriore nota di merito.
Il primo nucleo di Velib è stato installato nel 2007 e da allora gli abitanti sembrano non poterne più fare a meno: nel giro di un anno si sono registrate ben 200.000 iscrizioni. Queste biciclette pubbliche sono uno strumento insostituibile per la vita metropolitana ed il loro utilizzo fa guadagnare tempo e soldi, garantendo allo stesso tempo il rispetto dell’ambiente ed il contenimento dei consumi.
Il principio è molto semplice: a fronte del deposito di una cauzione, l’utente può sottoscrivere un abbonamento di durata varia che gli consente di usufruire di una bicicletta pubblica, da riconsegnare in una qualsiasi delle stazioni di parcheggio disseminate capillarmente in tutta la città. Da nord a sud, da est a ovest, tutto il perimetro della capitale è dotato di postazioni automatiche che permettono 24 ore su 24 di noleggiare o restituire la propria bicicletta. Tuttavia di bicicletta "propria" non si può parlare: Velib’ rimane un servizio pubblico, che garantisce tariffe davvero popolari a patto che si metta in moto un processo di turnazione del mezzo.
Il sistema di abbonamento (giornaliero, settimanale, annuale) consente infatti di beneficiare della prima mezz’ora gratis, quelle seguenti invece vengono pagate più care ed il prezzo aumenta via via che il tempo passa: alla prima mezz’ora supplementare si applica una tariffa di 1€, quella successiva di 2 € e poi ogni ulteriore mezz’ora altri 4 €.
Il prezzo che aumenta esponenzialmente induce gli utenti a non appropriarsi della bicicletta, rimettendola invece in circolo nel più breve tempo possibile. Questo meccanismo consente un’efficace dislocazione delle bici in tutta Parigi e al tempo stesso risolve il problema del parcheggio e dei furti: una volta arrivati a destinazione si individua la postazione più vicina, si parcheggia il velib’ e non ce ne si deve più preoccupare.
Il servizio è stato lanciato il nell’estate del 2007 con un parco iniziale di 10.000 bici e 750 stazioni automatiche. Visto il successo del progetto, il numero di biciclette è stato portato a 20.000, quello delle stazioni a 1.451.
L’estensione pianeggiante della città incoraggia l’utilizzo delle due ruote ed il fenomeno è destinato a crescere. Attualmente è in corso un’ulteriore espansione sia del numero dei mezzi disponibili (che dovrebbe arrivare a 50.000), sia della zona di influenza, allargata ad alcuni comuni alle porte a Parigi.
Anche l’estetica del Veib’ non lascia delusi: questa bici dal formato "unisex" è leggera, stabile, fornita di luci, catarifrangenti, un cambio a tre marce ed un equipaggiamento base che prevede un comodo cestino sopra la ruota anteriore e la catena incorporata. Il buon funzionamento è garantito da un monitoraggio quotidiano che provvede alla riparazione dei mezzi danneggiati, o al periodico ricambio dei pezzi.
Anche i turisti sembrano apprezzare questo efficace mezzo di locomozione. In questo caso l’abbonamento viene effettuato con carta di credito direttamente alle postazioni automatiche.
Questo sistema innovativo ha comportato una vera e propria rivoluzione nelle abitudini di vita dei parigini, fornendo un esempio concreto di un modo diverso e più sostenibile di vivere la città.
Velib’ funziona per davvero e dimostra che un mondo senza auto non è solo auspicabile, ma anche possibile!
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