Cosa succederebbe se un manipolo di terroristi appartenenti a un’organizzazione islamista assaltassero la sede di un importante network televisivo e decidessero di insediarsi nella cabina di regia per lanciare messaggi al paese? Sergio Bizzio, scrittore, sceneggiatore e regista argentino, prova a immaginarlo in “Reality. Assalto al Grande Fratello”.
Come si può desumere dal titolo stesso, il mezzo attraverso il quale i terroristi che irrompono nella sede della tv argentina decidono di divulgare i loro messaggi è il reality più famoso del mondo. Non che l’avessero previsto: nei loro piani avrebbero soltanto dovuto prendere in ostaggio tutti quelli che si trovano nell’edificio e usarli per ottenere dal governo la liberazione di un oscuro personaggio, un traditore della causa del jihad globale. Tuttavia, una volta dentro, questo bizzarro manipolo di terroristi si accorge che uno strano show sta andando in onda: le telecamere sono tutte puntate all’interno di una casa dove vivono reclusi due ragazzi e tre ragazze, supersiti delle nomination e in corsa verso il titolo finale.
A partire dal momento in cui i terroristi decidono di mettersi alla regia e di guidare i ragazzi attraverso prove sempre più assurde, il giocattolo del reality rivela tutta la sua vacua perversione: convinti che sia il Grande Fratello in persona a dare gli ordini, e accecati – per ragioni diverse – dalla prospettiva di uscire vincitori da quella casa e conquistarsi un piccolissimo posto al sole della celebrità, Robin, Chaco, Pau, Gaby e Romi si lasciano trascinare in un gioco al massacro, sacrificando dignità personale, pudore, senso della misura sull’altare della notorietà.
Lo show, ovviamente, registra livelli stratosferici di ascolto: nessuno può interrompere le trasmissioni, perché i terroristi minacciano di uccidere i loro ostaggi, così tutta la nazione, anzi tutto il mondo, può assistere alla spirale verso il basso in cui precipitano i concorrenti superstiti, una discesa agli inferi che è direttamente proporzionale al gradimento di pubblico.
Il romanzo si legge tutto d’un fiato, e una volta giunti al termine, al lettore non resta che riflettere su quale sia l’aspetto più aberrante della storia: il fatto che dei terroristi senza scrupoli abbiano tenuto tra la vita e la morte degli esseri umani per divulgare i loro messaggi deliranti, o piuttosto il fatto che individui liberi di scegliere – i concorrenti non sanno nulla di quanto sta accadendo all’esterno – abbiano deciso di seguire la via del degrado personale pur di raggiungere la celebrità.
Autore: Sergio Bizzio
Titolo: Reality. Assalto al Grande Fratello
Editore: e/o
Pagine: 149
Prezzo: € 16,00
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