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Una casa ecologica e autosufficiente

Dalle tegole solari, all’impianto eolico domestico, fino ai sistemi di isolamento “a cappotto”, ecco cosa fare per costruire o ristrutturare una casa autosufficiente nei consumi, e buona con l’ambiente

Casa  ecologica

Avere una casa autosufficiente dal punto di vista del fabbisogno energetico, che per di più consuma poco, inquina ancora meno ed è persino bella. Case da ricchi? Errore, questione di innovazione, ricerca e design!

A partire dal tetto: l’ultimo elemento strutturale che si costruisce in una casa, quello che sta ad indicare la conclusione alla solidità del progetto. Tegola dopo tegola sembra che si stia suggellando un sogno: la fermezza di un riparo, la Casa. Ebbene oggi, si supera l’idea ferma e solida del tetto, perché le sue tegole diventano vive e produttive. In che modo? Nutrendosi di sole e restituendo energia elettrica, che a sua volta darà vita all’intera casa. E’ la magia del fotovoltaico, energia pulita e rinnovabile. Un mix perfetto di tradizione ed innovazione, per un nome che più semplice non si può, Tegolasolare di Area Industrie Ceramiche Srl è la svolta che vira l’impianto fotovoltaico per il tetto verso l’esteticamente bello. I pannelli di silicio, infatti, che si occupano di “raccogliere sole”, sono integrati all’impasto ceramico di ogni singola tegola, inalterando così l’estetica della copertura.

A proposito di tetto ed energie pulite, Pramac  punta verso l’alto, non verso il sole ma sicuramente al cielo, regalando al tetto di casa una speciale rosa dei venti: la Microturbina Eolica Revolutionair per uso domestico, disegnata da Philippe Starck e prodotta con una tecnologia innovativa dai laboratori Pramac Lab, centri d’eccellenza in ricerca e sperimentazione del Gruppo. Due i modelli, WT 400W dalla forma quadrangolare e WT 1KW ad elica, presentati la settimana scorsa alla Triennale di Milano, dalle forme accattivanti, veri e propri prodotti di ecodesign, adatti all’uso domestico ed urbano perché piacevoli a vedersi e, soprattutto dai costi contenuti. Ecco, infatti le rassicuranti parole di Mr.Starck: “Le due mini pale eoliche sono accessibili a tutti, facili da trovare ed installare oltre che molto silenziose”

Invece, per far sì che il microclima domestico non scappi dalla finestra con perdite dal punto di vista di comfort e consumi, serve mettere il cappotto alla casa e non solo d’inverno. Il sistema di isolamento “a cappotto” infatti è una tecnica per la coibentazione termica ed acustica degli edifici, che prevede l’utilizzo di isolante non più all’interno o inglobato nella parete, bensì all’esterno. Si tratta di un sistema impeccabile che però non si può applicare alle finestre. Sicuri? La sudtirolese Südtirol Fenster srl, ha avuto un’idea rivoluzionaria per eliminare definitamene gli spifferi dalle finestre: Iso-Bloc, un nuovo sistema di montaggio di finestre in monoblocchi già predisposti dalla fabbrica con tutti i materiali isolanti necessari. Un’invenzione che risolve i problemi di dispersione, abbattendo i costi di posa in opera.

Infine, una curiosità: per essere informati sulle prossime novità in fatto di ecologia domestica, è bene tenere d’occhio EcoHousing Art, il primo concorso di IdeECOstruttive, promosso da House Company, che vede in competizione i progetti giovani architetti, designer ed ingegneri green. Tutti da visionare e votare direttamente dal sito www.ecohousing-art.it

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