Prima dell’11 settembre 2001 gli americani, nonostante le varie guerre più o meno “sporche” combattute in varie parti del mondo, percepivano un unico sconfinato e abissale “buco nero” nella loro storia: la guerra in Vietnam, la dirty war per antonomasia che, per tredici anni (dal 1962 al 1975) ha coinvolto centinaia di migliaia di giovani americani spediti – o partiti volontariamente – per il fronte e altri milioni rimasti a casa. Le manifestazioni contro quel conflitto hanno segnato un’epoca, con la nascita dei movimenti pacifisti in tutto il mondo.
Di quella guerra è stato detto molto, quasi tutto: giornalisti, storici, scrittori, registi, musicisti si sono da allora cimentati nel duro compito di interpretare le cicatrici lasciate dal conflitto vietnamita nella profondità della coscienza americana. E mentre la società americana doveva confrontarsi con i veterani del Vietnam, pochi si sono interessati a un’altra categoria di “reduci”, un’altra traccia silenziosa di quel conflitto: i vietnamiti, giunti negli USA dopo la presa di Saigon da parte delle truppe nord vietnamite, nel 1975.
Una diaspora silenziosa e sofferente, perennemente in bilico tra un passato amorevolmente coltivato tra le pareti domestiche e nelle stradine dei quartieri-ghetto in cui trovarono asilo, e un presente incerto e inevitabilmente segnato dai fantasmi del recente conflitto. A New Orleans, quartieri come Lake Charles e Versailles somigliano molto di più a Saigon o Hanoi, con le loro stradine strette, le case in equilibrio tra terra e acqua sui canali e, soprattutto, la popolazione, a maggioranza di origini vietnamite.
E’ a questa gente che Robert Olen Butler dà voce con una raccolta di racconti, “Vietnam, Louisiana”, che nel 1993 gli ha guadagnato il premio Pulitzer e che la casa editrice Nutrimenti propone per la prima volta in italiano. Butler, lui stesso veterano del Vietnam e fine conoscitore della lingua e della società vietnamita, offre in questi racconti un mezzo attraverso il quale una folla di personaggi tentano di placare la loro sete di confessione. Perseguitati dal passato e vittime silenziose e tormentate della società che, con tanta ambiguità, li ha accolti, questi migranti, tenacemente attaccati alla loro identità o ansiosi di dissolverla nel calderone americano, i loro figli, le loro case, i loro altari, offrono una contronarrazione sommessa di una ferita che ancora stenta a rimarginarsi, nelle loro coscienze come in quelle degli americani. I racconti di Butler colmano un vuoto, e lo fanno con una grazia e una delicatezza estreme. Perché per ricordare, e per trarre sollievo dal ricordo, è sempre necessario affrontare tutti i lati di una vicenda, anche quelli meno invadenti.
Autore: Robert Olen Butler
Titolo: Vietnam, Louisiana
Editore: Nutrimenti
Pagine: 283
Prezzo: € 16,00
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