Ed è proprio la mostra dedicata al lituano George Maciunas a inaugurare il progetto, promosso dalla Fondazione Musica per Roma, che coprirà un arco di tempo di due anni (2010/2011) e sarà strutturato in una serie di piccole grandi mostre sui protagonisti di Fluxus, arricchite da un fitto programma di performance sia storiche che contemporanee.
La mostra di George Maciunas ripercorre lo spirito dell’attività dell’artista lituano attraverso il tema del gioco. Nato in Lituania e vissuto negli Stati Uniti fino alla morte avvenuta nel 1978, Maciunas fu dal 1962 il teorico, ideatore e organizzatore del gruppo Fluxus.
Nello stesso anno Maciunas promosse il Fluxus festival allo Stadtische musium di Wiesbaden (Germania); le tappe successiva che segnarono la rapida diffusione del movimento in Europa e in Asia furono Copenaghen, Parigi, Düsseldorf, Amsterdam, L’Aja, Londra, Nizza, e successivamente in Giappone.
Fluxus fu un collettivo di artisti internazionali che trovarono in lui un infaticabile punto di riferimento teorico e organizzativo, capace di riunire e mettere in dialogo artisti provenienti dagli Stati Uniti, dall’Europa e dall’Estremo Oriente. Fluxus talvolta erroneamente considerato come un movimento artistico, vide estendersi oltre quell’ambito centinaia di iniziative e di progetti sostenuti da Maciunas , fino a comprendere una sfera di influenza che si allargò all’investigazione socio-culturale e politica, col fine di promuovere un possibile mondo migliore e una più complessa consapevolezza dell’individuo. Maciunas considerato il “padre di Soho”, fu il primo a stabilire e fondare in quel quartiere di New York le prime cooperative di artisti, dando loro la possibilità di poter vivere e lavorare in spazi idonei e economicamente vantaggiosi.
In mostra oltre a uno speciale ping-pong riadattato dall’artista, esempi dell’attività di graphic designer di Maciunas, della sua capacità di analisi critica sulla storia dell’arte, così come del suo unico e fertilissimo modo di lavorare all’unisono con gli altri artisti del gruppo Fluxus, fondendo le loro esperienze in un collettivo creativo dove l’equazione e la sovrapposizione tra arte e vita doveva essere totale.
In occasione della rassegna tre serate di perfomance: il 26 gennaio, in concomitanza con l’inaugurazione dell’esposizione, il collettivo di artisti e musicisti berlinesi, Maulwerker, proporrà una serie di performance tra le più famose del movimento Fluxus. Tra queste, espressamente realizzata per la Fondazione Musica per Roma, la riedizione di In Memoriam To Adriano Olivetti (1962) di Maciunas e altre performance ideate dai protagonisti storici di Fluxus come Yoko Ono, Nam June Paik e La Monte Young.
Secondo appuntamento il 26 febbraio con After Fluxus una vera a propria lezione universitaria: performances di Cesare Pietroiusti, Raimundas Malašauskas e Tonino Battista. Infine il 3 marzo sarà la volta del concerto omaggio a John Cage Telephones and Birds.
Fluxus: George Maciunas, dal 26 gennaio al 17 marzo all’Auditorium di Roma
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