Tra i pochi quartieri scampati all’imponente riorganizzazione urbanistica ottocentesca, le zone di ‘Temple’ e ‘Sentier’ sono ancora oggi tra le più affascinanti di Parigi.
Negozi di tessuti, pelletterie e gioiellerie si susseguono senza soluzione di continuità. A pochi passi dal mega-complesso commerciale di Les Halles, questa zona costituisce un mondo a parte che conserva da più di un secolo la sua vocazione mitica di ‘regno del commercio’.
Boutique, atelier e showroom si affastellano tra le minuscole viuzze, o tra i numerosi ‘passages’, le gallerie coperte caratteristiche proprio di questa zona: costruiti a partire dall’800 sulla ‘rive droite’ della Senna, i ‘passages’ avevano la funzione di collegare le vie della città, tenendosi alla larga dai quartieri rischiosi e maleodoranti del XIX° secolo. Illuminati dalla luce che penetra attraverso i lucernari, queste gallerie rappresentavano al tempo stesso un luogo di incontro e di commercio.
Tale caratterizzazione ha resistito per oltre cento anni, tanto da costituire la base più idonea su cui si è andato ad impiantare il commercio di tessuti e accessori legato al prêt-à-porter francese. Piramidi di stoffe colorate provenienti da ogni angolo del mondo si mischiano alle decine di boutique artigianali che lavorano pelle, cuoio e gioielleria.
Gli stilisti e gli artigiani che arrivano qui da ogni parte del mondo spesso non conoscono le origini remote di questo quartiere. Proprio tra rue du Caire e rue Réaumur dimorava difatti la più grande delle 12 corti dei miracoli di Parigi, descritta anche da Victor Hugo nel suo "Gobbo di Notre Dame". Sotto l’Ancien Régime, la ‘Court des miracles’ designava uno spazio fuori dalla legge, così chiamato per via del gran numero di infermi e mendicanti che vi risiedevano e, come per miracolo, al calare della notte perdevano tutti i loro handicap.
L’altro miracolo toccato a questo quartiere è la sopravvivenza alla campagna di abbattimenti e ai numerosi rinnovamenti urbanistici imposti dal barone Haussmann, sotto l’egida di Napoleone III. Questi interventi erano volti a trasformare il tracciato della la vecchia "Lutezia" di origine romana, nella moderna città percorsa da grandiosi boulevard di rappresentanza.
Sentier e Temple piacciono proprio perché, a dispetto di ogni riorganizzazione urbana, hanno mantenuto un delizioso aspetto da borgo medievale, a cui si unisce una struttura dedalica curiosa ed imprevedibile, dove i colori sgargianti dei tessuti ed i bizzarri accessori artigianali ci proiettano nel cuore pulsante e laborioso del prêt-à-porter parigino.
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