Il 2009 è stato per Berlino, e la Germania tutta, un anno molto speciale. Esattamente venti anni fa la fine della guerra fredda e l’inizio di una nuova vita per la capitale tedesca. Il turismo è da diversi anni in crescita ma l’afflusso di visitatori, a partire dalla primavera 2009, è stato eccezionale. La grossa affluenza è per molti un segno di vitalità, fonte di guadagno per tanti; ma ha anche i suoi lati negativi. Per i cittadini di Berlino il numero crescente di turisti rappresenta anche la spersonalizzazione dei quartieri, che si riempiono sempre di più di negozi di souvenir e attrazioni turistiche. Nel 2010 è chiaramente prevista una crescita di questi numeri. Bisogna solo sperare che le istituzioni salvaguardino certi aspetti della vita sociale dei cittadini, anima e non solo corpo di un paese.
Il 2009 è stato anche l’anno in cui il mondo intero ha risentito del crollo finanziario statunitense. In Germania le reazioni sono state diverse, ma qui la situazione è stata ancora una volta singolare. Non essendo una capitale della produzione come Monaco o le città della Ruhr, e nemmeno un centro finanziario come Francoforte, Berlino sembrerebbe aver incassato questo colpo piuttosto bene. Tuttavia lo scossone della crisi ha colpito la città in maniera massiccia, soprattutto a livello individuale, le persone più che le imprese. I liberi professionisti, come gli impiegati, hanno ovunque risentito dei tagli ai bilanci di uffici ed aziende, ma, essendo Berlino capoluogo della creatività tedesca, sono loro, i creativi, i soggetti più a rischio sotto la pioggia dei licenziamenti.
Tra graphic designer, pubblicitari, artisti e architetti, le menti giovani della città sono rimaste impotenti ad aspettare tempi migliori. Fortunatamente la fine dell’anno ha visto un’inaspettata ripresa che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a molti del settore. L’anno venturo porterà senza dubbio una crescita economica ed il governo cittadino sta già investendo in progetti di rivalorizzazione che si spera saranno il più possibile orientati al benessere collettivo, con un occhio di riguardo per quella Berlino fertile di idee.
La crescita di una metropoli ha sicuramente i suoi lati negativi, soprattutto quando si parla di ambiente. Purtroppo da qualche tempo Berlino è entrata a far parte della classifica dei centri più inquinati d’Europa, incrociando ad inizio 2009 una città come Londra, che ha abbassato le emissioni di polveri sottili (Pm10) in maniera drastica. Le politiche cittadine sono alla base dei risultati della capitale britannica che con le restrizioni sul traffico ed una rete infrastrutturale efficiente rimane tuttavia una principessa nella classifica europea delle più sporche.
Dall’ 1 gennaio 2010 è effettivo a Berlino il divieto di circolazione per automobili che non espongano il bollino verde, contrassegno per identificare i veicoli con scarichi ad emissioni ridotte. Insomma, un buon proposito per l’ambiente metropolitano è già pianificato per il nuovo anno, speriamo non sia il solo.