Lo spettro del fallimento incalza sulla maison Mariella Burani. Da mesi il gruppo è in trattativa con svariate banche per negoziare la messa in liquidazione della società, schiacciata da un maxi-debito di circa 490 milioni di Euro. Il colpo finale lo ha dato Mediobanca, che, dopo lunghe trattative con Mariella Burani Fashion Group, ha deciso di gettare la spugna e lasciare il negoziato, in quanto il mandato di advisory stipulato per trovare un accordo di ristrutturazione è esaurito. La decisione dell’Advisor finanziario di Mediobanca avviene in seguito alla mancata costituzione, nei tempi previsti, dell’aumento di capitale calcolato dalla formazione di un escrow account (un contratto per regolare la compravendita affidato a terzi). Insomma, diminuiscono ulteriormente le speranze di evitare il fallimento per il gruppo Mariella Burani, nato dallo spirito imprenditoriale di Walter Burani e moglie nel 1960. Dalla piccola realtà di provincia di Reggio Emilia, nel giro di poco più di un decennio il pret-à-porter donna del marchio comincia a dare i suoi frutti, tanto che iniziano le esportazioni all’estero, nascono nuove linee e aprono negozi monomarca. L’ascesa è rapida, e Mariella Burani diventa uno dei più noti simboli del made in Italy. Ma la crisi finanziaria è spietata, e il gruppo ne fa le spese. Staremo a vedere se riuscirà a risollevarsi, o dovrà dire addio alle passerelle, come è già successo al collega parigino Christian Lacroix.
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