Mentre il volto sotterraneo di Napoli è vecchio millenni, lo sventramento di Berlino comincia solo alla fine del diciannovesimo secolo. In questo periodo infatti la città venne dotata di un sistema ferroviario sotterraneo (la famosa U-Bahn) sviluppatosi fino a raggiungere oggi un’estensione di circa 150 chilometri, con 9 linee e 173 stazioni. Ma il lato più interessante della Berlino sotterranea nasce con le guerre mondiali, con le costruzioni di difesa militare, con i bunker.
Alcuni di questi luoghi oscuri possono essere visitati ancora oggi. Altri, come il bunker di Honecker il rosso, leader della Repubblica Democratica Tedesca, oppure quello in cui si suppone il Führer si sia suicidato nel lontano 1945, sono ormai sepolti da colate di cemento o nascosti agli occhi dei curiosi. Questi erano un esempio delle moderne tecniche di costruzione sotterranea.
Il bunker che serviva a proteggere il governo DDR in caso di attacco da parte dell’Ovest era costruito come uno spesso cubo di cemento al cui interno era sospesa, con speciali cavi, l’intera struttura delle 170 stanze. Questo per evitare che l’onda d’urto di un grosso ordigno bellico potesse sballottare fatalmente le persone che lo abitavano. Insomma finissima e costosissima tecnologia di difesa militare. Purtroppo questo gioiello ingegneristico non è più visitabile, si dice per gli ingenti costi di manutenzione.
Tuttavia molte altre affascinanti costruzioni nel sottosuolo della capitale sono a disposizione dei turisti. La società Berliner Unterwelten, che si occupa di ricerca e documentazione di tutte queste strutture “untergrund”, organizza visite guidate (anche in Italiano) a scopo culturale – informativo. Dal bunker della II guerra mondiale alle stazioni fantasma durante la guerra fredda fino alle torri della difesa contraerea nazista, un tour per scoprire il lato nascosto e macabro della città.
Altro originale esempio di riuso degli edifici militari dismessi è il Bunker-Galleria del collezionista Christian Boros. Aperto al pubblico solo dal 2007, questo bunker fuori terra in pieno centro città ha alloggiato le funzioni più disparate. Da rifugio antibombardamenti a famoso club techno-fetish degli anni novanta, da magazzino per tessuti a deposito di banane, fino a diventare oggi santuario dell’arte contemporanea.
E poi chi non ha mai sentito parlare del Tresor? Una delle discoteche più alternative degli anni novanta, ricavata nel caveau di un grosso emporio dell’est. Il Tresor esiste ancora ma ha dovuto abbandonare il suo forziere sotterraneo per trasferirsi in un’altra struttura industriale dismessa, questa volta una centrale elettrica. Dev’essere eccitante ballare e dissipare ingenti quantità di energia in luoghi che una volta erano adibiti alla produzione della stessa.