Fa tornare tutti bambini la magia di Glow, lo spettacolo che nelle ultime settimane ha conquistato il pubblico di Madrid e che si prepara in questi giorni alla prossima una tournée europea. Glow é un bizzarro mix tra fumetto, animazione e cinema, basato principalmente sulla tecnica del teatro nero, quello in cui gli attori spiccano – grazie a costumi fluo – su un fondo nero, all’interno del quale si muovono altri attori, che sono invisibili agli occhi dello spettatore e che manipolano la scenografia, aiutando i protagonisti a realizzare movimenti assurdi e spettacolari.
Glow è la prima opera di teatro cinematico: l’ha definita così il suo autore, regista e protagonista, l’israeliano Lior Kalfo, una star della televisione nel suo paese. A Bernie Kukoff, noto creatore del telefilm Arnold e produttore de I Robinson, è costata 2 anni di lavoro e un investimento di un milione di dollari questa superproduzione, che conta con 14 attori in scena.
Solo 5 però sono i personaggi visibili nelle avventure dell’anonimo Glow, impiegato annoiato che si innamora perdutamente della Bionda, segretaria appena sbarcata nell’ufficio dove lui lavora. La passione amorosa lo trasforma (insieme agli effetti speciali) e ne fa il protagonista di una storia d’amore ritmata, con una musica coinvolgente e momenti di umorismo esplosivo sottolineati dalle classiche onomatopee del fumetto, che prendono vita sulla scena.
Peculiare anche la comunicazione verbale nello spettacolo, che avviene in lingua glowish: un moderno esperanto inventato dall’autore mescolando le parole più conosciute di otto lingue, tra cui l’italiano, l’inglese, lo spagnolo e il francese.
Uno spettacolo emotivo e spumeggiante, completamente diverso da quello che siamo abituati a considerare teatro: un vortice di colore e allegria che lascia a bocca aperta grandi e piccini. Nel mese di Novembre, Glow sarà a Madrid.
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