Albert Einstein, il genio disordinato, opponeva ai maniaci dell’ordine questa argomentazione spiazzante: “Se una scrivania in disordine denota un spirito confusionario, che dire di una scrivania vuota?”. Se lo diceva Einstein, non si può che essere d’accordo e la risposta è sottintesa ma chiara. Sul portale Svizzero delle PMI si leggono i risultati di uno studio che dimostra come l’impiegato disordinato sia addirittura un potenziale per le imprese: un esempio su tutti è che nel disordine ci vuole il 36% di tempo in meno per ritrovare i documenti di cui si ha bisogno, rispetto al cercarli in una pila di fogli perfettamente allineata.
Però, accessori, fogli sparsi, cavi aggrovigliati e chincaglierie varie spesso irritano colleghi e datori di lavoro. Come fare? La soluzione è nascondere, ossia rendere funzionale lo spazio-lavoro.
E’ proprio funzionale e dal design minimal, retrò e moderno allo stesso tempo, StudioDesk di Bluelounge, workstation pensata per chi crede nella filosofia del “nascondi la polvere sotto il tappeto”. La caratteristica di StudioDesk sta nella superficie scorrevole che nasconde un vano di stoccaggio per cavi, oggetti, dispositivi periferici e quant’altro. Il trucco sta nella sottile feritoia lunga quanto la larghezza della scrivania, in cui nascondere tutti i fili che così scendono nel vano sottostante, provvisto anche di prese, porte hub e attacchi vari, convergendo e poi uscendo in un unico cavo, da fori nascosti sotto i suoi angoli: così, anche a terra, niente confusione! A tanta, moderna funzionalità si abbinano misure compatte e materiali senza tempo, come il mogano massello per gambe e dettagli, laminato bianco per superfici e spazi di stoccaggio. L’alternativa ancora più veloce, sono CableDrop e CableBox, le prime, piccole e belle clips adesive (vincitrici del American PhotoEC awards) in gomma colorata che fungono da blocca cavi, consentendone la direzionalità; le altre, premiate al Good Design Award, sono semplici scatolette in plastica bianca o nera con attacchi interni che nascondono e proteggono cavi, fili e trasformatori.
Postazione ideale per l’home office-tutto in ordine è invece la serie OneLessOffice di HecklerDesign, che sembra ispirarsi al principio della matrioska applicato alla postazione di lavoro. Si tratta di un sistema ergonomica di tavolini e supporti complementari tra loro nelle misure, in modo che, quando non in uso, si incastrino l’uno su l’altro, occupando solamente 12cm in profondità: in un’unica soluzione, si usano agevolmente computer, monitor aggiuntivo, stampante e documenti cartacei. I metallo, rivestito in polvere d’acciaio, 5 colori e completamente riciclabile!
Infine, il disordinato lo sarà anche in futuro quindi, che scrivania futuristica sia! Flux E-Desk di Josh Spear sembra uscita dal mondo fantascientifico di Minority Report: un pezzo unico senza spigoli, una sorta di blob che si è modellato per il comfort di chi lavora, diventando una workstation funzionale, con mensole, piani inclinabili e sportelli segreti.
Aveva proprio ragione Einstein: la relatività vale anche per il concetto di disordine.
Approfondimenti: Design Ufficio