Alla scoperta della città senza tabù, è questa l’idea dell’itinerario di Napoli “Il Peccato: quando le case erano chiuse”, una passeggiata tra gli antichi luoghi della “perdizione” partenopei, dalla centralissima via Chiaja ai Quartieri spagnoli.
Perché queste storiche case di incontri – messe al bando nel 1958 con la legge Marlin – hanno molto da raccontare, su persone e personaggi, abitudini e tradizioni, curiosità e drammi umani, consegnando a chi le visita un volto nuovo della città: il locale solo per uomini Il Monferrante – per lungo tempo tra i più frequentati di Napoli – gli appartamenti meno appariscenti dei quartieri spagnoli e il lusso del Casino di Salita Sant’Anna di Palazzo, meglio conosciuto come la Suprema e oggi trasformato in un albergo di extra -lusso.
Recentemente, infatti, il Chiaja Hotel de Charme ha annesso all’originario stabile una parte corrispondente appunto all’ex Casa Suprema, nota anche come “dollaro”, per la tariffa più cara che si pagava ai tempi dell’occupazione degli americani dopo la II guerra mondiale. Del suo “peccaminoso” passato restano, per volontà degli stessi proprietari di offrire ai clienti un soggiorno più “trasgressivo”, alcuni arredi particolari come i caldi ambienti rossi, la tappezzeria a fiori, le tende di broccato, i drappi dannunziani e i numerosi specchi; così come i nomi delle camere che riprendono i modi con cui erano soprannominate le ragazze: Mimì do’ Vesuvio, Anastasia a’ friulana, Nanninella a’ spagnola, Dorina da Sorrento.
Ma la moda di raccontarsi attraverso le storie del mestiere più antico del mondo non si ferma a Napoli, anche Genova la Superba, infatti, organizza tour tematici (www.itineraliguria.com) che rivelano i lati più intimi della città, quelli vissuti nel corso del tempo dalle tante “Bocca di Rosa” e le tante “Graziose”.
Un percorso che si snoda nei carruggi – tra le tappe la zona di Monte Albano, oggi via Garibaldi, quartiere delle case chiuse fino al XVI secolo, il bordello frequentato dai gerarchi fascisti, il fascinoso e chic Casino della Suprema (anche qui!) – alla ricerca dei luoghi anticamente destinati al piacere e delle bizzarre storie che da sempre li accompagnano. Come quella degli studenti assidui frequentatori della Casa Castagna, la cui matrona – particolarmente sensibile alle buone menti – premiava con una notte gratis in caso di esame passato con lode.
È tutta mediterranea invece la passione che ha spinto il titolare dell’Oriente di Lipari (nelle isole Eolie) a trasformare il suo hotel in un albergo-museo le cui stanze sono adornate con oggetti provenienti da una ex casa chiusa di Messina: dai divani rossi, alle cinture di castità e agli antichi tariffari. Un tuffo nel passato reso ancora più affascinante dagli altri oltre 3.000 ammennicoli da collezione che completano l’arredo: primordiali ferri da stiro, antichi strizzabiacheria, vecchi utensili e addirittura un carretto con l’asino.
Per chi è pronto a spingersi ancora più in là – in termini di trasgressione e di chilometri – un’esperienza da fare è quella all’Ivy Hotel di San Diego, California, dove a regnare è l’eccesso, di lusso, eleganza ma anche erotismo come dimostra la stravaganza delle sue suite dotate di pali per la lap dance, docce di gruppo e giganteschi letti; in aggiunta ai sex toys e alla possibilità di essere assistiti dallo staff in tema, vestito con abiti sensuali e provocanti. Under 18 off limits.
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Indirizzi utili
“Il Peccato: quando le case erano chiuse”(Napoli)
www.insolitaguida.it
Chiaja Hotel de Charme (Napoli)
www.hotelchiaia.it
“Le case chiuse” (Genova)
www.itineraliguria.it
Hotel Oriente (Lipari)
www.hotelorientelipari.it
Ivy Hotel (San Diego, CA)
www.ivyhotel.com
