Decima edizione del Grande Fratello, dieci anni di reality: a contare gli anni di messa in onda, le dita delle mani sono finite e quelle dei piedi, in molti, vorrebbero risparmiarsele. Però, finché gli ascolti si confermano stellari come sempre (oltre 6 milioni di telespettatori per la prima puntata), meglio prepararsi con carta e penna, i conti sono ancora lunghi.
Nella smorfia napoletana, il numero 10 significa “I fagioli” e all’istante, televisivamente parlando, si pensa a Raffaella Carrà e al suo barattolone di fagioli, appunto, di cui c’era da indovinarne il numero in “Pronto, Raffaella?”, in onda su Rai Uno dal 1983 al 1985.
Ora, la domanda si pone da sé: saranno stati più numerosi i fagioli della Carrà o i concorrenti passati tra le mura della famosa Casa? GF più che una trasmissione tv sembra infatti un centro di reclutamento “anime a salve” (De Andrè si tappi le orecchie, ovunque sia): grandi botti e tantissimi personaggi, tra cui alcuni lanciati nell’olimpo tv come bombe, che però, più che colpire, si sono scaricati presto, senza lasciare segno. Talmente tanti, in dieci anni di tv, che la competizione con i suddetti fagioli è davvero dura.
A fare due conti, infatti, ad oggi ci sono stati circa 160 concorrenti, a cui aggiungere i 20 iniziali (ma sembra diventeranno addirittura 40!) dell’edizione appena partita, e tutti coloro che, tra squalificati, ritirati, ospiti, parenti, varie ed eventuali, si possono definire concorrenti satellite.
Un via vai di notevoli proporzioni, Cinecittà come luogo di pellegrinaggio. Proprio in questa zona a sud est di Roma, infatti, dove sorgono gli Studios cinematografici che hanno fatto la storia del cinema italiano, c’è anche la Casa (che detta così, a proposito di cinema, ricorda la trilogia horror di Sam Raimi…e qualcuno potrebbe farne ironia) più occhiuta e trasparente d’Italia.
In previsione della lunga edizione del GF10, che andrà in onda per ben 5 mesi, fino al 16 febbraio 2010, la struttura della nuova casa o scenografia abitabile, è stata ampliata rispetto agli anni scorsi. Oltre 1600 mq per una sorta di open space: gli ambienti, infatti, sono collegati tra loro in un continuum fatto di trasparenze, assenza di porte e luce naturale.
Sembra infatti, sia stato potenziato l’apparato tecnologico relativo alle riprese (più telecamere e sistemi di ripresa non stop), ma diminuito l’utilizzo di luci artificiali, almeno non nei momenti di diretta con lo studio e Alessia Marcuzzi, nella prima serata del lunedì di Canale 5.
Sembrerebbe una buona notizia, almeno da un punto di vista ambientale: significa forse minor impatto e consumo, quindi più ecologia?
Guardando i concorrenti affaccendarsi nel loro show, in proposito sorge qualche dubbio: passerelle in intimo, short e canottiere, maniche corte e piedi scalzi, (insomma, a volte l’indumento più coprente che indossano è il microfono), fanno pensare più ad una serra surriscaldata, che ad un ambiente eco-friendly!
Per di più lo scorso anno la produzione aveva ribadito con forza la sostenibilità della “BioCasa” del GF9: principi di bioarchitettura, pannelli solari, elettrodomestici a basso consumo, raccolta differenziata (anche delle batterie esauste dei microfoni), detersivi alla spina. Quest’anno ufficialmente niente di tutto questo: rimangono l’arredamento di design svedese (anche su sponsor e brand coinvolti ancora nessuna ufficiale notizia), i mille occhi e finti specchi, e tra le novità più rilevanti, si parla della nuovissima Stanza delle Scelte, della misteriosa Stanza invisibile e addirittura di una Cappella consacrata, per non trascurare il bisogno di spiritualità, preghiera e ritiro dei concorrenti più devoti. Per questione di par condicio, a tutti gli altri rimane il solito Confessionale in velluto rosso.
A proposito di sani principi, se nel Truman Show di Peter Weir, il cinismo umano aveva imposto all’ignaro concorrente una vita di finzione, al GF, trasmesso in 42 paesi del mondo sulla (sigh!) fratellanza dei popoli non c’è dubbio: è reality.