Una vita per immagini. Solo immagini per raccontare un’esistenza, la maturità e il privato.
Annie Leibovitz, è oggi la più nota fotografa americana in attività. Ritrattista straordinaria dallo stile e gusto sorprendenti. Non c’è celebrità del mondo dello spettacolo, dello sport e della politica che non sia passata attraverso il suo obiettivo.
Ha fotografato la Regina Elisabetta, Michelle Obama, Bill Clinton, Nelson Mandela, Demi Moore, Jack Nicholson. John Lennon in posizione fetale stretto a Yoko Ono, Demi Moore nella pienezza della sua maternità, Carla Bruni come un’amazzone pacificata.
Anna-Lou Leibovitz nasce il 2 ottobre 1949 a Westbury nel Connecticut. Una dei sei figli di Sam ufficiale dell’Aeronautica statunitense e Marylin insegnante di danza moderna. Dopo gli studi di arte e un breve soggiorno in Kibbutz in Israele, nel 1970 inizia a collaborare con la rivista Rolling Stones dove diventerà capo redattore fotografico nel 1973. Al 1983 risale la sua prima mostra personale e il libro “Photographs”. Nello stesso anno inizia a lavorare per Vanity Fair. Nel 1990 esce la sua prima retrospettiva, “Annie Leibovitz: Photographs 1970-1990”.
Nel 1996 realizza per il Comitato organizzatore dell’Olimpiade di Atlanta il libro “Olympic Portraits” ritraendo gli atleti che avrebbero partecipato ai giochi. Tre anni più tardi pubblica insieme a Susan Sontag il libro “Women”. Nel 2003 esce “American Music”. Numerose le sue partecipazioni a campagne pubblicitarie planetarie. Da ricordare “Year of a million dreams” lavoro commissionato dalla Disney per promuovere l’apertura di un resort da sogno in California e in Florida.
L’ultima fatica, che segna la sua seconda retrospettiva “A Photographer’s Life, 1990-2005”, raccoglie più di 150 immagini in un’antologia intima, privata e al contempo glamour e pubblica. La mostra organizzata dal Brooklyn Museum di New York, dopo la tappa statunitense arriva in Austria presso le sale del prestigiosa Kunst Haus di Vienna.
Le fotografie della Leibovitz sono conosciute da tutti, molto meno noto è il percorso personale, l’impegno di questa artista. Le immagini presentate non sono solo gli scatti migliori, a fianco alle icone cult appaiono ricordi privati, la sua famiglia, il suo rigore e la denuncia.
E così come a scorrere un bellissimo libro illustrato, ricordi di famiglia, immagini intime delle sue figlie e della sua compagna Susan Sontag. Con lei e per lei, la documentazione della malattia fino agli ultimi giorni di vita. Quasi a voler seguire il gesto e l’insegnamento del suo grande maestro Richard Avedon che seguì scatto dopo scatto la dipartita del padre.
E ancora dopo tanta emozione e dolore, i ritratti fiammeggianti strappati dalle copertine di Vanity Fair e Vogue, altri inediti. Whoopi Woldberg immersa in una vasca di latte, Jack Nicholson come un divo anni ’50, Mick Jagger in un intenso bianco e nero e pure Jerry Hall consorte intenta a nutrire, algida il pargolo Gabriel,e ancora Brad Pitt dandy in tenuta animalier.
Ci sono tutti i volti più famosi d’America, c’è la semplicità della sorpresa, l’ironia e la tranquillità del proprio talento.
C’è la storia di un’artista che senza paura offre la propria opera, attenta a non perdere la grazia e la libertà delle sue visioni.
Annie Leibovitz: A Photographer´s Life 1990 – 2005
30 October 2009 – 31 January 2010
KUNST HAUS WIEN
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