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E’ un mondo dove tutto scorre velocemente e cambia in continuazione. Le relazioni sono regolate dal clic del mouse, puoi cancellare il tuo profilo, sostituire la tua identità con una più accettabile, puoi essere te stessa, puoi ignorare chi non ti piace. Un clic e si diventa amici, si ritrovano ex compagni di scuola e antiche fiamme, si condividono pezzi di vita, video, foto. Nell’era dei social network, dove tutto è possibile e raggiungibile, Facebook sembra avere la meglio. Un fenomeno esploso in Italia solo nel 2008, mentre gli americani (soliti anticipatori di tendenze) condividono la propria vita virtualmente con persone conosciute (o meno) già dal 2004.
Il social network più corteggiato del momento, nasce inizialmente come fenomeno che abbraccia la fascia dì età compresa tra i 30 e i 40 anni, ma basterà pochissimo per vederlo estendersi a macchia d’olio e conquistare teenager così come gli over 60. Tra critiche, polemiche e accettazione, tra appassionati e denigratori, Facebook si è fatto spazio a grandi falcate, conquistando diverse tipologie di persone: i nostalgici, i latin lover virtuali, i cuori infranti, gli insoddisfatti, quelli della pubblicità, quelli dell’alter ego o anche, semplicemente, i curiosi. Si rimane ancorati al passato (i dati che inseriamo in rete non sono cancellabili e possono sfuggire al nostro controllo) vivendo nel futuro. Insomma un mix and match di emozioni e situazioni, riprese anche dalla moda.
Perché, lo sappiamo bene, la moda attinge dalla strada come fosse una spugna: cerca, annusa, scruta, studia e propone. Ed ecco che nascono collezioni che sono specchio di una generazione. Da segnalare, quella dedicata alla Primavera Estate 2010 creata da Marc Jacobs per Louis Vuitton, un vero e proprio scontro/incontro tra culture, un’operazione mix & match (o cross – dressing, per dirla come le fashion – victim) più che riuscita, dando vita ad un prodotto vivace e appariscente. Al via short da bikers in lurex, scarpe con piume, look da hippy realizzati con tessuti tecnici e sportivi, capelli da Donna Summer in versione disco-dance, elementi tribali che richiamano i viaggi, pantaloncini da ciclista aderenti indossati sotto gli abiti.
La signorina Vuitton esce vestita con l’intero guardaroba e, come se non bastasse, si riempie di accessori, veri protagonisti della scena: tracolle lunghissime sotto cui si vedono bisacce, sporting – bag, borselli, secchielli, collane, fischietti, talismani, campanellini, bracciali e frange come se piovesse. Attenzione però, si abbandona il tacco 12 per un ‘misero’ 5 che lo stilista rende comunque irresistibile.
Come Sua Maestà “visioni e stimoli” Marc Jacobs, anche altri stilisti si divertono a frullare presente e passato, stili e stampe, è il caso di Vivienne Westwood, Dsquared, John Galliano, Blumarine, Blugirl, Sonia Rykiel, Diane von Furstenberg, Alexander McQueen. Insomma, pare che per un brand, saper utilizzare internet sia un’ottima opportunità per rimanere sulla cresta dell’onda. Il cyber spazio non è mai stato così vicino, d’altronde basta un clic…
Guarda: Facebook & Fashion
Tutte le collezione della Primavera Estate 2010