Grandi occhi verdi languidi e al tempo stesso impertinenti, un viso fresco e un fisico da adolescente: è Melanie Laurent, giovane attrice francese ingaggiata da Quentin Tarantino per il ruolo di Shoshanna, la spietata ammazza-nazisti dell’ultima, visionaria opera del “più pazzo e travolgente fra i registi americani” (parola di Melanie).
Già presentato all’ultima edizione del Festival di Cannes e campione di incassi negli Stati Uniti la scorsa estate, “Bastardi senza gloria” è in questi giorni nelle sale italiane: un film tutto tarantiniano in cui il cliché dell’ebreo eterna vittima della storia viene ribaltato da una banda di vendicatori che spaccano teste, scuoiano scalpi e fanno saltare in aria tutto il gruppo dirigente del Terzo Reich. E la Shoshanna di Melanie è il personaggio più cattivo e vendicativo del film, autentica guerriera, un personaggio femminile sulla scia della “Sposa” di “Kill Bill”.
Classe 1983, Melanie Laurent deve il suo debutto a un incontro casuale con Gérard Depardieu, che la notò appena tredicenne sul set di “Asterix e Obelix” (era lì per fare compagnia a un’amica) e la volle nel suo primo film da regista, “Un pont entre deux rives”. Da quel momento l’istrionico attore diventa il suo “padrino”, con tre massime che Melanie dice di rispettare tutt’ora: non prendere lezioni di recitazione, non imparare a memoria le battute e non temere d’esser ridicola.
Dopo quell’incontro Melanie continua a studiare, ma alterna la sua vita “normale” a una parallela, in cui si rivela giovane promessa del cinema d’oltralpe: dal 1999 interpreta più di dieci film, tra i quali “Tutti i battiti del mio cuore” di Jacques Audiard e “Parigi” di Cédric Klapisch. Esordisce anche dietro la macchina da presa, con il corto “Des moins en moins”, presentato a Cannes nel 2008, e riesce a trovare il tempo di incidere il suo primo cd, con pezzi scritti da lei e musicati da Damien Rice, a quanto pare suo compagno.
Dopo la fatica di “Bastardi senza gloria” Melanie sarà impegnata nel prossimo film di Radu Mihaileanu, reciterà con Jean Reno e in un terzo film di Daniel Auteil, mentre per il 2010 è prevista l’uscita del suo primo lungometraggio da regista. Un ciclone, insomma, incapace di star ferma o di concedersi una vacanza, di corsa dietro ai suoi progetti: è questa Melanie, la nuova donna-guerriera dello scatenatissimo Quentin.
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