Pubblicato il

Margareth, siciliana d’altri tempi

Il tappeto rosso di Venezia ha accolto Margareth Madè, la protagonista dell’ultimo film di Tornatore, Baarìa, in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia

Margareth Made'
LaPresse

Il suo abito lungo in pizzo bianco ha esaltato, sullo sfondo del red carpet di Venezia, la bellezza “d’altri tempi” di Margareth Madè, fino a poco tempo fa modella di successo ma sconosciuta al grande pubblico, e oggi lanciata nel firmamento del grande schermo.

La storia di questa giovane siciliana, nata a Pachino nel 1982, somiglia a quella di tante altre ragazze che cercano di entrare nel mondo della moda. Lasciata la sua Sicilia, si trasferisce molto giovane a Milano, dove la sua bellezza elegante le guadagna sfilate e copertine. Ma il cinema è il suo grande sogno.

In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica ammette di aver sempre pensato alle passerelle come ad un trampolino di lancio per diventare un’attrice. “Solo il cinema mi fa sognare”, dichiara, “i film sono terapeutici: mi suggeriscono come risolvere problemi che nella realtà mi sembrano giganteschi”. Ma neanche nei suoi sogni più rosei avrebbe mai immaginato un debutto sul grande schermo di questa portata.

Baarìa, l’ultima fatica di un altro figlio della Sicilia, Giuseppe Tornatore, era tra i film più attesi alla 66esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia: un cast d’eccezione, in cui spiccano nomi del calibro di Michele Placido, Monica Bellucci, Angela Molina, Lina Sastri, Luigi Lo Cascio, accanto ad un numero impressionante di comparse (35.000) e una produzione faraonica che ha previsto, tra le altre cose, la ricostruzione per intero della Bagheria di un secolo fa in Tunisia. E, soprattutto un regista, Giuseppe Tornatore, che non ha avuto timore di affidare questo suo ultimo, impressionante lavoro ad attori praticamente sconosciuti o addirittura, come Margareth, al debutto, relegando i nomi più importanti al ruolo di comparse.

Margareth Madè è stata scelta, pare, proprio per i suoi tratti “antichi”, per una bellezza un po’ fuori moda, che richiamasse alla memoria le popolane meridionali di inizio secolo, con i fazzoletti scuri che nascondono i capelli e lo sguardo basso che, quando si alza, perfora con la sua profondità. Un’opportunità unica, quella offertale da Tornatore, che la Madè è ben intenzionata a sfruttare al massimo: ha già preso casa a Roma, dichiara, e nei prossimi anni dedicherà tutto il suo tempo e le sue energie a cercare di ricompensare la fiducia del maestro di Bagheria. Al pubblico non resta che giudicare di persona, lasciandosi trascinare dalla forza narrativa del film, in uscita nelle sale italiane.