Le rivoluzionarie mute realizzate con materiali non-permeabili utilizzate dai nuotatori a partire dalle Olimpiadi di Pechino, e oggi impiegate nei Mondiali di Nuoto, hanno sollevato numerose polemiche a causa del galleggiamento che provocano. Record su record, atleti che superano sè stessi, primati invariati per decenni che oggi vengono quotidianamente battuti, hanno messo in difficoltà gli sportivi e le loro società, tanto da far prendere a FINA la decisione di ri-adottare i costumi in tessuto (pantaloncini al ginocchio per gli uomini e body senza zip per le donne) a partire dal 2010. Speedo dichiara in merito che continuerà ad investire nella ricerca per garantire la propria posizione tra i produttori di costumi da competizione, in pieno rispetto degli organi competenti, ma anche e soprattutto per continuare a innovarsi lavorando fianco a fianco con gli atleti.
2010: ritorno al vecchio costume
FINA dichiara che le competizioni di nuoto dal 2010 rivedranno i costumi da gara tradizionali