Con oltre il 35% e 42.974 voti, la spiaggia del litorale romano Capocotta è stata la più votata in una top ten che comprendeva anche la spiaggia spagnola di Tenerife (Puertito de Guimar), quella greca di Heraclion, Dublin Beach in Irlanda e la spiaggia di Norfolk nel Regno Unito.
Quale il fine della votazione? Scegliere la spiaggia da salvare, quella cioè più a rischio di degrado. Tra le coste italiane da salvaguardare figuravano, oltre a Capocotta, anche Lido di Dante (Ravenna), Spiaggia delle Calandre (Ventimiglia) e San Giovanni a Teduccio (Napoli).
L’iniziativa ha visto il 25 giugno scorso la presentazione di un sondaggio sullo stato delle spiagge europee, condotto da TNS per Corona Extra al fine di coinvolgere e sensibilizzare l’opinione pubblica su un aspetto importante che riguarda tutti, soprattutto con il sopraggiungere dell’estate: il progressivo ed inesorabile degrado delle nostre coste. Ambasciatrice del progetto è una donna, Alexandra Cousteau, nipote del celebre oceanografo Jacques Ives.
Ebbene, il risultato delle votazioni ha individuato in Capocotta la vincitrice a cui dirigere tutte le attenzioni il 23 luglio prossimo quando, alle ore 11, avrà luogo l’evento di pulizia della spiaggia, l’iniziativa educativa Corona Save The Beach promossa da Corona Extra. Purtroppo, sempre secondo il sondaggio, tra le coste italiane quelle del Lazio risultano tra le più degradate sia per gli europei che per gli italiani stessi.
Capocotta dicevamo. Bella sì, selvaggia e modaiola, gay friendly e naturista con la sua area speciale per nudisti, ma è ora di darsi una ripulita. Per chi non lo sapesse questa spiaggia, che negli anni è diventata il punto focale delle estati romane on the beach, è uno dei tratti dunali meglio conservati d’Italia e fa parte della Riserva Naturale Statale del Litorale Romano dal 1996.
Stretta tra il mare e un sistema di dune di sabbia ricco di macchia mediterranea e tra i meglio conservati d’Italia, la spiaggia di Capocotta con la sua omonima riserva a pochi passi da Roma (dichiarata dalla Regione Sito d’Interesse Comunitario), ha molto a che vedere con quel “fattore-natura” strategico anche per il rilancio del turismo italiano nel mondo. Occhio dunque alle cattive abitudini ecologiche da frequentatori inconsapevoli di luoghi da preservare per il futuro del nostro Belpaese.
Un tocco di stile anche in questa occasione non guasta mai, specie se la moda va di pari passo con la sensibilità ecologica. Custo Dalmau del famoso marchio spagnolo Custo Barcelona ha dato il suo sostegno al progetto Corona Save the Beach disegnando una linea esclusiva di borse da spiaggia (sia uomo che donna) in edizione limitata. Le beach bags sono vendute esclusivamente sul sito di Corona Save The Beach al prezzo di 50 euro l’una e l’intero ricavato verrà devoluto al recupero della spiaggia selezionata per il 2009, in questo caso Capocotta.
Capocotta Corona Save The Beach
Giovedì 23 luglio – ore 11.00
c/o MECS Village, km 9,700 della Via Litoranea – spiaggia di Capocotta
www.coronasavethebeach.org