Tratto curvilineo e marcato. Colori forti e contrastanti come il rosso e il nero. L’ispirazione è chiara, e porta il nome di Rene’ Gruau, tra i più grandi artisti pubblicitari del XX secolo che, nel dopoguerra, partecipò alla rinascita della couture francese. Et voilà, sulla passerella del maestro Sarli prende forma una donna amante dei tratti decisi, geometrici e dalla silhouette sfinata. Indossa giacche in velluto con body-tattoo in jais, cappotti dalle maniche a ventaglio, abiti scultura in taffetas pieghettato, camicie farfalle. Grandi fiocchi giocano con gli abiti a volte accompagnati da piume, i cristalli neri spuntano sulle mise da sera spesso drappeggiate, immancabile il segno distintivo dello stilista: le rouches di organza. Non manca un pensiero per l’Abruzzo e nel particolare alla città di Onna, distrutta dal terremoto dello scorso 6 aprile: una tunica di crespo nero, come la collina di terra nera colpita, con uno squarcio grafico bianco simbolo di speranza. Il ricavato dell’abito sarà devoluto ad Onna.
La magia del disegno
Passione, lusso, bellezza. La femminilità dello stile geniale di Reneé Gruau.