Solo pochi anni fa un nuovo trend aveva infiammato gli animi di chi, appassionato di letteratura, voleva diffonderla in lungo ed in largo lungo il globo terracqueo. Questa pratica continua ancora ed è il bookcrossing, ovvero lo scambio gratuito di libri lasciati negli spazi pubblici. In pratica il tutto si risolve in questo modo: un generoso lettore decide di liberare (è il termine che si usa in gergo) un libro in una zona pubblica della città; per far ciò lo contrassegna con un codice precedentemente registrato in un sito apposito. Chi trova il libro segnala attraverso il codice la scoperta e dopo averlo letto lo abbandona in un nuovo posto, che viene poi pubblicato sul sito e così via in una catena che può virtualmente muovere il libro anche di molti chilometri.
E’ il sogno del sapere disponibile a tutti, la visione della fine della censura, pensate ad un libro che abbia fatto il giro del mondo ed abbia note al margine, glosse, commenti da persone di ogni dove, con le orecchie e le pagine un po’ spiegazzate, con macchie formate da ogni tipo di sugo dal ketchup al curry, passando per il guacamole e lo tzaztichi.
Ma le tendenze cambiano, come anche le tecnologie. Quella dello scambio non è da meno, infatti l’ultima frontiera del genere si chiama photo chaining e questa volta gli oggetti liberati e messi in circolazione sono le memory card delle macchine fotografiche digitali. Così invece di tentare di capire il mondo di chi ha lasciato l’oggetto attraverso un libro, si può fantasticare su chi fosse dietro all’obiettivo guardando le sue fotografie.
Partecipare è molto semplice. Si prende una memory card, si consiglia ovviamente di usarne una economica; si scatta fino a riempirla, possibilmente ritraendo cose strane o buffe; si attribuisce un codice ed un nome alla card attraverso il sito del photo chaining, che viene poi scritto su una nota allegata alla carta stessa. Il messaggio per lo scopritore specifica anche di vedere le foto, pubblicarne una sul sito, cancellare la memoria e riempirla di nuovo. Una volta completata la registrazione si mette il tutto dentro un sacchetto che viene poi abbandonato dove si desidera, può essere un particolare luogo pubblico, una panchina in un parco, un pub o quant’altro, il limite è solo l’immaginazione. Si annota l’indirizzo dove è stata liberata la memory card sul sito e si aspetta che questa passi di mano in mano.
Non sentite già il brivido dell’investigazione e della curiosità che sale lungo la schiena si arrampica sul collo e vi fa drizzare i capelli sulla nuca? La possibilità di poter sbirciare all’interno della vita di uno sconosciuto ed al contempo permettere ad un altra persona (magari in un altro continente) di ammirare le vostre creazioni fotografiche. Il tutto suona molto elettrizzante, se poi a questo aggiungiamo che alcune catene fotografiche hanno fatto il giro del mondo questa moda sembra intelligente e positiva. Considerando poi che l’evoluzione umana è sempre stata basta sullo scambio di conoscenze, questa pratica non può far altro che far progredire l’umanità nel suo cammino. E’ tempo di liberare le vostre fotografie.
www.photochaining.com
www.bookcrossing.com
www.bookcrossing-italy.com