Ma un tale decadimento si può contrastare. Il primo
esercizio da eseguire per mantenere la capacità di sognare è leggere libri che
ci facciano spaziare con la fantasia. Tra questi i più adatti sono proprio quei
racconti che si pongono al limite tra la fiaba e la narrativa. Quelle novelle
nere che fondono insieme l’innocenza fanciullesca ed il cinismo della maturità.
Fanno parte di un simile filone scrittori del calibro di Joe R. Lansdale, Chuck
Palahniuk, Stephen King, Ray Bradbury, Leander Deeny. A questa “scuola”
potremmo anche aggiungere l’opera prima di Karen
Russell, "Il collegio di Santa Lucia per giovinette allevate
dai lupi", pubblicato
dalla casa editrice Elliot.
Tutti e dieci i racconti sono narrati da bambini o
adolescenti e, proprio di questa età della vita, hanno la freschezza dello
sguardo che, non ancora carico di sovrastrutture, riesce a cogliere aspetti
della realtà che ormai sfuggono a sguardi adulti. Per essere più precisi
possiamo riportare le parole dell’autrice, che afferma: “ La maggior parte dei
miei protagonisti è fissata tra due mondi. Credo che nasca da qualche verità da
adulto, ma manchi della prospettiva per rendere queste verità sensate. C’è
qualcosa che fonde la consapevolezza adulta e l’innocenza che io trovo
estremamente irresistibile. Nel bene o nel male questa è la voce che sento
ispirarmi ora. Nelle raccolte future mi piacerebbe provare canali differenti e
diversi tipi di voci, più vecchie, più leggere, più estranee”.
Il New York Times
l’ha definita come una delle giovani scrittrici americane più dotate di talento
e le sue novelle gotiche non faranno altro che farvi sognare come non eravate
più abituati a fare.
Karen Russell, “Il
collegio di Santa Lucia per giovinette allevate dai lupi”, Elliot edizioni,
pag. 304, 17,00 €