Hanno lasciato le loro tracce uomini come Andrea Mantenga, Leon Battista Alberti e Tiziano. Con i giganti dell’arte Mantova ha abbastanza dimestichezza da potersi permettere di fare le cose in grande, quando i tempi lo richiedono. E i tempi sono maturi per la città estense, intanto per entrare a far parte dei patrimoni mondiali dell’umanità, nella prestigiosa lista dell’Unesco.
L’evento (i festeggiamenti sono previsti il 3 e 4 aprile) inaugurerà una stagione ricchissima dal punto di vista culturale che non lascerà tregua ai visitatori fanatici di arte e tutti i suoi derivati. E se Tasso ebbe a dire che la città è così bella “c’un si mova mille miglia per vederla”, ora che le distanze si sono accorciate, c’è da avere fiducia nella sensibilità estetica dei viaggiatori postmoderni. In buona compagnia, Mantova riceve il premio insieme a Sabbioneta, deliziosa cittadina nel cuore della pianura Padana.
Merito dell’importante traguardo per Mantova è anche quell’eredità imponente lasciata dai Gonzaga che ne hanno fatto uno tra i principali centri del rinascimento italiano ed europeo. E ancora, procedendo nel cartellone degli eventi a venire, spicca una bellissima occasione per approfittare del Ponte del 25 aprile: la seconda edizione di Mantovadanza (dal 24 al 26 aprile), rassegna di danza e concorso di coreografia allo stesso tempo. La città dei Gonzaga diventa fulcro e punto di incontro fra professori, coreografi, danzatori, professionisti, amatori e la gente, il pubblico. Dalle strade ai teatri, la danza prenderà vita senza freni inibitori.
E man mano che la stagione volge verso giornate primaverili sempre più tiepide, la voglia dell’aria aperta renderà Mantova protagonista di iniziative in cui il benessere in stile biologico sarà protagonista: a fine mese di maggio, NaturalmenteMantova, promosso dal centro culturale Arci Paracqua, radunerà sotto lo stesso cielo appassionati ed esperti dei prodotti biologici, anche in fatto di salute.
La bella e dotta città estense non esaurisce tuttavia i suoi vanti all’interno delle mura cittadine, anzi. In un momento in cui il contatto con l’ambiente da salvaguardare è un tema scottante che unisce (e divide) ecologisti, politici e anche turisti, le bellezze naturali di un luogo diventano un valore aggiunto da riconsiderare forse come mai prima nella storia. Dunque, conviene immergersi nel Parco del Mincio per rendersi conto di quanto sia capace il territorio di Mantova: oltre 15.000 ettari di flora e fauna che, fortunatamente, godono di ottima salute. Meglio ancora se il weekend cade di primavera, quando le pianure che circondano la città sono in fiore e consentono visuali allettanti tra gigli, orchidee piramidali e ginestre spinose.
Per gli eno-gastronomi in viaggio, infine, vale la pena ricordare che dal 2000 esiste ed opera con successo in tutta la provincia, la Strada dei vini e dei sapori mantovani, un percorso che unisce l’eccellenza culinaria del territorio con il benvoluto zampino dei ristoratori i quali non mancheranno di servire i piatti della tradizione: tortelli di zucca, risotto alla pilota o “menà”, luccio in salsa e una gran varietà di dolci.
Nella foto: la Casa del Mantenga, courtesy of ©Unesco – Mantova Sabbioneta, autore Nicola Romani.
Informazioni utili
Cerimonia per festeggiare “Mantova e Sabbioneta”
Tel: 0376/338649
www.comune.mantova.it
www.comune.sabbioneta.mn.it
www.mantovadanza.it
Centro culturale Arci Paracqua
Tel: 0376/364636
www.papacqua.it