Parigi da sogno

Un’infinità di canne di bambù bianco latte hanno accolto la collezione Giorgio Armani Privé (foto) presentata in questi giorni a Parigi e dedicata alla primavera/estate 2009. Una collezione più lussuosa del solito con abiti da giorno che hanno cifre da capogiro, dai 25 mila ai 40 mila euro, e quelli da sera che lasciano senza fiato: dai 60 mila ai 120 mila euro. Ma l’alta moda è un sogno, spiega Re Giorgio, e non può tenere conto della crisi. Una vera Shangay Lady, quella di Armani, con spalline pagoda e gonne longette, frange di seta che sottolineano la figura, spille brillanti, tuniche dal sapore orientale, colori come il rosso lacca, viola copiativo, giallo e vernice. Borse e scarpe che sono veri gioielli.
Punta sul candore del bianco, invece, Chanel e su una silhouette anni Sessanta. Una donna per bene con sottane dalle grandi pieghe e che si fermano sopra il ginocchio, tailleur dal collo a cratere, mezzi guanti, sposa in pantaloni e pochi abiti lunghi. L’imponente collezione Dior celebra l’arte fiamminga: i colori di Vermeer, i colli aristocratici dipinti da Van Dick, i fiori blu di Delft. Una collezione architettonica di microruches, gonne a corolla, bustini sapientemente lavorati.
Givenchy s’ispira al pittore Lawence Alma-Tadema, attivo nell’Inghilterra Vittoriana, e alle sue atmosfere decadenti. La silhouette sembra quasi un mantello che avvolge con i suoi drappeggi e con cappucci che svelano il volto, catene d’argento spuntano dai corsetti in tulle, maglie di metallo si abbiano a lunghi abiti di raso e tulle, la trasparenza del pizzo svela il jersey nero arricchito da frange e petali d’organza, spille di cristalli antichi e colori come l’avorio e il marmo. Una sirena cosparsa di fiori la donna che sceglie Christian Lacroix, indossa gonne cortissime e calze in pizzo floreale, giacche militari, sandali che si arrampicano sulla caviglia, lunghi abiti per la sera in taffetas drappeggiato, schiena ricoperta di rose.