Questa settimana vi segnaliamo una serie di arredi, istallazioni e progetti di social design, messi a punto da giovani creativi internazionali per stimolare la riflessione su determinate problematiche sociali, politiche e ambientali e realizzati con l’intento di migliorare concretamente la qualità della vita.
Partition è un progetto di design ma anche un’installazione itinerante che Christian Swafford (http://www.christianswafford.com/werk) ha realizzato per portare all’attenzione del pubblico la controversa proposta del governo americano di costruire un muro che prevenga l’immigrazione clandestina lungo il confine tra gli Stati Uniti e il Messico. Il ‘muro della vergogna’, come sottolinea il designer sul suo sito, che vuole essere, al tempo stesso, una barriera fisica e mentale tra i due paesi e che rimanda, simbolicamente, alle dolorose storie di vita dei migranti. L’installazione è composta da un tavolo, due sedie e stoviglie separate a metà. Il tavolo è diviso da un muro attraversato da alcune feritoie che permettono di intravedere chi siede dall’altra parte. Un progetto che invita a riflettere e i cui proventi sono destinati ad un’associazione statunitense che si occupa dei clandestini messicani.
Anche il creativo italiano Blu ha scelto un muro per esprimere la propria arte e lanciare un messaggio di pace a tutto il mondo. Si tratta dell’imponente barriera che attraversa i Territori Palestinesi, costruita per dividere la popolazione araba da quella israeliana. Sul suo sito (http://www.blublu.org) potete dare un’occhiata alle sue suggestive istallazioni.
Al collettivo olandese i29 (http://www.i29.nl) è stata commissionata la ristrutturazione della scuola Het Veer, istituto per ragazzi con difficoltà di apprendimento di Almere, a pochi chilometri da Amsterdam. Tavoli, panche e sedute modulari dai colori vivaci che rimandano alle costruzioni Lego. L’obiettivo dei due designer Jaspar Jansen e Jeroen Dellensen è quello di creare uno spazio in grado di conciliare lo studio con il gioco e di alleggerire le difficoltà sui banchi di scuola.
Il problema dei terremoti che continuano a colpire la Cina ha ispirato il designer Haishan Deng (http://www.haishandesign.com) alla progettazione di Life Desk (foto), un banco di scuola capace di trasformarsi in una struttura di acciaio ad alta resistenza, per disperdere la pressione causata dallo schiacciamento. Un riparo d’emergenza di utilizzo quotidiano, venduto a circa 80 euro per unità. Il Bureau of Education in Cina ha manifestato l’intenzione di supportare una produzione in serie limitata di Life Desk per utilizzarlo in alcune scuole cinesi.
More sex è un progetto messo a punto dai due Mads Jakob Poulsen e Robert Nagy (http://www.robertnagy.dk) che hanno realizzato un packaging istruttivo e di forte impatto estetico per i preservativi. La confezione è costituita da tre condom, i quali dovranno essere consumati partendo da destra verso sinistra per svelare il messaggio che si trova dietro ogni pezzo. Il progetto è stato realizzato per l’ associazione no-profit danese Sex and Health.