La celebre striscia di Schulz ha segnato un’epoca. Le avventure di Charlie Brown e co. sono ormai delle icone del nostro tempo. Possiamo dire che sono diventati più rappresentativi i loro gadget che le loro storie. Forse perché i tempi sono cambiati e, nonostante il cane Snoopy conservi inalterato il suo fascino smagliante, le storie di un gruppo di bambini che scoprono il mondo sono ormai come un classico: fondamentale ma senza colpi di scena.
Invece Nemi, l’eroina goth norvegese delle strisce di Lise Myhre, è tutto fuorché scontata ed è ovviamente “modernissima” (ma forse sarebbe più corretto dire “post-modernissima”). Innanzitutto Nemi Montoya è una donna ventenne, già questo fa la differenza in un mondo ancora fortemente maschilista. E’ vegan ed animalista. E’ post-femminista e molto emancipata. Fa le ore piccole, ascolta musica metal ed adora la birra. Se poi a tutte queste caratteristiche aggiungiamo che unisce intelligenza, romanticismo e cinismo, abbiamo il sogno di qualsiasi maschietto con un minimo di cervello. Proprio per questo motivo, non è un caso che il rapporto con l’altro sesso sia uno dei temi principali della storia, insieme ai film ed alla musica (con una ovvia predominanza di horror e metal).
Ma come è nata questa striscia e da dove proviene la sua fortuna, visto che Nemi, con una tiratura di più di 70.000 copie è ora il fumetto più popolare della Norvegia insieme a “Pondus”? Dopo aver studiato al Santa Monica College of Art in California, l’autrice Lise Myhre, classe 1975, torna in patria, in Norvegia. Inizia la sua carriera come illustratrice di copertine di CD e magliette. Nel frattempo partecipa a molti concorsi per giovani fumettisti. Dopo alcune esperienze ha la possibilità di curare una pagina dell’edizione norvegese del magazine di Gary Larson “The Far Side”, una delle più importanti pubblicazioni per quanto riguarda il fumetto.
Per questo giornale Lise Myhre crea il fortunato personaggio di Nemi (il cui nome arriva dal magico lago nei pressi di Roma). L’autrice adora Edgar Allan Poe, Alan Moore, Neil Gaiman ed Alice Cooper. La sua passione per la poesia è così profonda che l’ha portata ad illustrare alcune opere di Poe e di due poeti norvegesi Jarl André Bjerke e Lars Saabye Christensen – alcune di queste illustrazioni hanno per protagonista la stessa Nemi e sono raccolte nei due volumi editi in Italia.
Per averci permesso di leggere, ridere e riflettere grazie alle avventure della nostra “dea satanica”, dobbiamo ringraziare la piccola e giovane, ma a quanto pare attenta, casa editrice romana Elliot, che dallo scorso novembre ha pubblicato i primi due volumi di questa spassosa serie: “Cuori borchiati” ed “Amori metallici”. Da ultimo, per capire meglio l’attitudine di questa eroina e conseguentemente il pensiero della sua autrice visto che, come molti sussurrano, c’è molta autobiografia in questa striscia, citeremo una sua vignetta: “Tutti dovrebbero leggere più favole, esporsi a universi fittizi, perché la realtà a cui siamo costretti ogni giorno non prenda il sopravvento”.