Secondo il New York Post potrebbe essere Sarah Palin la guest star dell’ultima stagione di “Desperate Housewives”. Poco importa che l’ABC abbia smentito la notizia visto che la governatrice dell’Alaska è molto apprezzata da tanti altri agenti ad Hollywood, specialmente dopo la grande risonanza ottenuta dalla sua apparizione al “Saturday Night Live.”
Al lunghissimo elenco di attori, attrici e cantanti, si aggiunge, dunque, anche il nome di un politico; e non uno qualunque, bensì un candidato vicepresidente degli Stati Uniti; la Palin, appunto, che può vantare un impatto mediatico secondo solo ad Obama in questo momento.
E se è vero che il successo produce successo, non stupisce che lo spazio preferito per questo tipo di incursioni sia la serie tv. La crescita dell’industria dell’intrattenimento televisivo negli ultimi anni ha registrato un’impennata senza precedenti sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista culturale. Il fenomeno è certamente legato ai grandi investimenti, alla forza di sceneggiature sempre più elaborate, alla varietà delle tematiche trattate e alla sfrenata competizione, tutti fattori che hanno contribuito ad accrescere la qualità di questo tipo di prodotti e che oltre a coinvolgere il pubblico, hanno saputo abbattere il muro che separava le competenze di piccolo e grande schermo.
E così gli attori del cinema si sono arresi al fascino travolgente delle serie tv e hanno iniziato a mettersi in fila per ottenere il loro piccolo posto al sole. Anche per pochi minuti in un episodio.
L’evento, inizialmente raro e quantificabile, è esploso in una moda, tanto che, ormai, quasi tutte le produzioni mettono in bilancio i compensi per le guest star, che probabilmente di questo passo supereranno il numero dei tecnici.
La creatività degli sceneggiatori non pone limiti alla provvidenza e l’adesione delle star assume quindi forme differenti. A seconda del caso gli ospiti illustri possono ricoprire piccoli ruoli secondari o interpretare se stessi. Addirittura assistiamo a quello che in America chiamano cross over, l’incontro tra personaggi di serie diverse. Il risultato ha sempre effetti dirompenti. Lo spettatore, infatti, rimbalza tra realtà e finzione e tra finzione e finzione, in un gioco di specchi che non può lasciare indifferenti.
Gli esempi sono tanti. Tra i più recenti ci sono Lindsay Lohan (nella foto), Naomi Campbell e Victoria Beckham, tutte presenti in “Ugly Betty”; Jennifer Aniston in “30 Rock”; Britney Spears in “How I Met Your Mother”; Sting in “Studio 60 on the Sunset Strip”….e tanti altri.
Ma andando indietro nel tempo possiamo ritrovare attori come Brad Pitt, Julia Roberts, Bruce Willis, Sean Penn e Isabella Rossellini in “Friends” e perché no, George Bush senior nei “Simpson”…
Quando l’importante, davvero, è partecipare.