Che la capitale spagnola sia una città in continua evoluzione, perspicace e attenta alle esigenze più immediate in linea coi tempi, lo dimostra la trasformazione di alcuni quartieri divenuti in breve tempo nuovi punti di riferimento. Pensiamo, ad esempio, a Triball, un luogo simbolico più che un semplice quartiere, una vetrina importante dove si giocano le ultime tendenze che hanno a che fare con la rivalutazione non solo dell’ambiente urbano, ma dell’ambiente tout court.
Triball, chiamato anche il Triángulo de Ballesta, è il quartiere dove si incontrano giovani creatori di moda, stilisti e artisti, insieme a istruttori di Yoga e di Thai Chi, uniti da uno stesso impulso creativo che strizza l’occhio al trend della “sostenibilità” con un nuovo modo di vivere la città. Accanto ai ristoranti più moderni e tradizionali, ecco sorgere mercati di prodotti ecologici e di agricoltura sostenibile, frequentati da sempre più giovani che popolano questa zona dalla mattina alla sera, anche perché si trova accanto al quartiere di Malasaña, meta abituale degli amanti del rock e della moda più alternativa, e alla zona commerciale di Callao-Preciados, attraversata ogni giorno da migliaia di persone.
Per capire lo spirito con cui questo nuovo volto di Madrid prende piede a Triball, si possono fare dei nomi. Innanzi tutto quello dell’associazione dei commercianti di Triball, appositamente nata per la rivalutazione residenziale del quartiere e per creare sinergie creative. A questa associazione fanno da testimonial alcuni personaggi noti, come ad esempio Almudena Fernández, top model che si interessa del commercio equosolidale e dell’impatto sull’ambiente, Cameron Alborzian, maestro di medicina naturale e ayurvedica, che rappresenta il concetto di benessere, di vita sana e di armonia in città, e Ara Malikian, violinista dell’Orchestra Sinfonica di Madrid, che rappresenta il carattere cosmopolita del quartiere.
Per entrare nel vivo del fermento di questo “barrio ecologico” madrileno, alcuni indirizzi sono d’obbligo: i negozi di Dolores Promesas (Desengaño, 22 – www.dolorespromesas.com) e di Chido Güey (Corredera Baja de San Pablo, 26 – www.chidoguey.es), tanto per cominciare. Nuove tendenze della moda, arte e tutti i suoi derivati, in una veste del tutto nuova, sono di casa a La maison de la lanterne rouge (www.lamaison.es) negozio, caffetteria, teatro e chi più ne ha più ne metta. La “maison” nasce da un progetto originale di Víctor Hierro che sognava uno spazio in cui potessero incontrarsi gli esponenti delle più disparate discipline: artisti, fotografi, disegnatori, ma anche designer, cuochi e scrittori. Il risultato è che oggi la maison dispone di ben 8 locali all’interno di Triball, e vale la pena visitarli tutti.
E in fondo, questa “maison”, luogo difficilmente etichettabile, con un nome straniero in terra spagnola, votato a incontri creativi interculturali di ultima generazione, esprime bene l’anima di tutto il quartiere.
Link utili
www.lacaixa.es
www.triballmadrid.com
www.esmadrid.com
www.turismomadrid.es