Michael Western (Jeffrey Donovan) è un’agente segreto in missione in Nigeria per conto della CIA. O almeno credeva di esserlo, prima di ritrovarsi recapitata una “burn notice”, una cruda notifica con effetto immediato che lo cancella dal suo mondo. Niente più missione, niente più conto in banca, niente più servizi segreti. La sua vita d’azione e cambi d’identità giunge al capolinea. E senza che egli abbia avuto modo di riorganizzarsi.
Sembrerebbe un complotto ben orchestrato quello partito dal cuore dell’intelligence americana, e Michael è deciso a saperne di più e punirne i vigliacchi responsabili.
Si trasferisce a Miami dalla madre, un’ipocondriaca fumatrice incallita con cui non esiste più rapporto di sangue, con l’intento di ricostruirsi pian piano un’identità.
Così mentre si reinventa detective privato per racimolare qualche soldo, lavora nell’ombra per organizzare la vendetta, coinvolgendo quelli che erano gli amici di una volta: Fiona Glenalle (Gabrielle Anwar), sua ex fidanzata ed ex agente dell’IRA allergica ad ogni tipo di comando ed esperta in esplosivi che si lascerà coinvolgere nella speranza di far scoppiare di nuovo l’amore; e Sam Axe (Bruce Campbell), amico di vecchia data e personaggio cruciale nella vita di Michael. Sam è infatti un informatore della CIA, e i due cercheranno di sfruttare questo ruolo come unica porta di accesso all’intelligence che ha emanato la notifica.
Un prodotto che non ripete gli standard di azione di altre serie tv, un’idea vincente (l’episodio pilota è stato anche premiato con un Edgar Allan Poe Award come Best Television Episode Teleplay nella categoria mistery) che riprende la capacità di adattamento di McGyver, lo stile di 007, il buonismo alla Robin Hood di Jarod il camaleonte e l’ambientazione di Magnum P.I.
Un mix indovinato e certificato dal buon esito di ascolti e dalla promessa di una seconda serie.
La prima stagione di “Burn Notice” è in onda ogni lunedì su Fox con un doppio appuntamento alle 21:15 e alle 22:05, sotto il nome “Duro a Morire”.