Il festival, alla terza edizione, si arricchisce di un prestigioso riconoscimento dall’Ente teatrale italiano per il premio nazionale Nuove Creatività, vinto in collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria.
Per 11 giorni la città diventa una fucina creativa dove spettatori e attori finiscono per contaminarsi così come le arti sfuggono ad una classificazione di categoria per assumere un più fluido attraversamento tra i linguaggi espressivi.
Trenta gli artisti e i gruppi presenti, tra nazionali e internazionali, tra emergenti e affermati. Diversi anche i luoghi della città abitati dal festival: l’ex stabilimento chimico Ex Siri, il CMM, Centro multimediale Terni, la galleria civica Palazzo di Primavera, il Teatro Verdi, bct – biblioteca comunale Terni, il centro di Palmetta, il Placebo caffetteria/locale pubblico, vari spazi all’aperto, fino allo spazio inusuale del negozio di un parrucchiere. Significativo il fatto che le due location principali del festival siano aree ex industriali riqualificate e convertite in spazi polifunzionali con vocazione culturale accanto ad una location rurale del centro di Palmetta che ospita il dopo festival.
La terza edizione del Festival indaga con attenzione rinnovata su un’importante generazione di artisti emergenti. Attraverso il progetto “DIMORA FRAGILE” si apre un dialogo con le nuove realtà artistiche, assicurando spazi, risorse e visibilità in un percorso di accompagnamento e di crescita. Dopo un’attenta selezione fra le oltre 250 domande pervenute, sono stati individuati 10 soggetti di particolare interesse di cui 5 sono stati presentati nell’edizione 2007 e i seguenti 5 vengono presentati in questa edizione del festival: Cosmesi composto da Nicola Toffolini e Eva Geatti con un progetto che indaga l’espressività visiva e la drammaturgia dello spazio attraverso la creazione di architetture sceniche; il duo Milena Costanzo/Roberto Rustioni, già attori di Giorgio Barberio Corsetti, con un lavoro sui testi di Cristina Campo, Andrea Fagarazzi e I-Chen Zuffellato che propongono un’interpretazione del tema del Lusso attraverso l’interazione tra il movimento e le arti visive, progetto coprodotto dal Centro coreografico La Gomera e l’Animal Esquena; Teatro Sotterraneo, il cui teatro fisico che compie incursioni nel teatro politico gli è già valso una menzione speciale al premio Scenario 2005 e Roberto Corradino che, partendo dal teatro di parola, si nutre di improvvisazioni esibite in “Conferenza”, una curiosa rielaborazione del Riccardo II di Shakespeare trasformato in una magmatica opera originale.
Un discorso complementare riguarda gli artisti selezionati attraverso il premio ETI – Ente teatrale Italiano i cui processi produttivi saranno caratterizzati da una notevole parte di studio work in progress.
Molti altri giovani artisti partecipano al festival.
Tra questi Francesca Grilli propone un coraggioso progetto dove sono coinvolti artisti sordomuti in un dialogo tra corpo e ambiente. I pluripremiati Pathosformel con “la timidezza delle ossa”, offrono un lavoro visivo che riflette sulla presenza di un corpo in lotta con il proprio supporto di visibilità.
Tra gli artisti consolidati coinvolti particolare attenzione è riservata a Chiara Guidi della Societas Raffaello Sanzio, compagnia italiana tra le più note al mondo, che incontra la parola nel suo rapporto con la musica e ne realizza un Madrigale contemporaneo ed a Claudio Morganti, tra i più geniali rappresentanti della drammaturgia contemporanea italiana.
La coreografia italiana è di scena attraverso l’intervento di Giorgio Rossi della storica Sosta Palmizi che propone lo spettacolo “Rami”, frammenti di umori vitali e piccole illuminazioni esistenziali che si manifestano attraverso la poesia detta, danzata, suonata e immaginata.
Accanto agli italiani, artisti inglesi, sloveni, canadesi, tedeschi, belgi sono ospiti di es.terni 2008 disegnando una geografia multidimensionale del panorama della scena contemporanea.
I Mammalian Diving Reflex di Darren O’Donnell presentano Haircuts by Children, una bizzarra performance site specific sull’emancipazione dei bambini e la fiducia nelle nuove generazioni.
Dalla Slovenia arriva il progetto Via Negativa sui vizi capitali che prosegue idealmente la performance presentata in occasione della Biennale Teatro di Romeo Castellucci nel 2005. Al Teatro Verdi di Terni debutta in prima nazionale “Viva Verdi”, spettacolo dedicato all’Accidia, che mette insieme le due forme artistiche dell’Opera e della performance.
Curiosa e sorprendente è poi, la performance Bed and Breakfast di Heike Schmidt, altra prima nazionale, che offre l’occasione unica di passare una notte in un museo, addormentandosi al suono di ninne nanne e storie di paesi lontani e vicini come solo nell’infanzia si era abituati.
La trasversalità del Festival si percepisce anche con proposte che si avvicinano alla performance visiva come quella della giovanissima e talentuosa Miet Warlop prodotta da Victoria con il suo delicatissimo teatro degli oggetti intitolato Reanimation.
I percorsi sensoriali vengono assicurati anche quest’anno dalla presenza della performance belga The smile off your face, vincitrice del premio Fringe festival 2007 che ci accompagna, col sorriso in volto, in un viaggio onirico tra luce e buio, e dalla presentazione in prima nazionale di una esperienza teatrale per due persone alla volta in cui gli attori sono gli stessi spettatori Etiquette degli inglesi Rotozaza.
Anche quest’anno es.terni si conferma uno dei festival da non perdere e rafforza l’impegno nei confronti della sperimentazione dei nuovi linguaggi della scena.
es.terni
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