La bella parvenza dei mondi del sogno è il presupposto di ogni arte figurativa.
Friedrich Nietzsche, La nascita della tragedia
Incisioni di Piranesi, opere di Bruno Munari, figurine che raccontano il futuro, esposizioni che affrontano il tema del sublime contemporaneo e la prima personale in un museo pubblico italiano dell’artista tedesca Katharina Grosse. Sono queste le principale mostre che saranno inaugurate a Modena, Carpi e Sassuolo in occasione del Festival filosofia, in programma dal 19 al 21 settembre.
A Modena la Palazzina dei Giardini ospita “Un altro uomo che ha fatto sgocciolare il suo pennello” dell’artista tedesca Katharina Grosse, fra le pittrici dell’ultima generazione che ha ottenuto maggiori riconoscimenti a livello internazionale. Aperta il 19 settembre in occasione del Festival filosofia e curata da Milovan Farronato e Angela Vettese per iniziativa della Galleria civica e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, la mostra allude sia ad una tecnica che a un movimento pittorico specifico, il “dripping”, che vede tra i protagonisti artisti come Max Ernst e Jackson Pollock.
Sempre dal 19 settembre Palazzo Santa Margherita propone “Il sublime è ora”, la mostra propone prevalentemente video, film e installazioni sonore. Alcuni lavori fanno riferimento alla “Spiral Jetty” di Robert Smithson realizzata nel 1970 – opera forse fra le più vicine all’idea del sublime compiute nel secondo Novecento – protagonista di un filmato girato da Smithson stesso durante la sua realizzazione.
Dal 19 settembre il Museo della figurina di Modena propone la mostra “Nostalgia di Futuro. L’invenzione del domani in un secolo di illustrazioni”, a cura di Paola Basile e Maria Giovanna Battistini con la collaborazione di Riccardo Valla. All’interno della mostra si potranno ammirare anche videoinstallazioni dedicate a macchine alate e viaggi straordinari realizzate dagli studenti dell’istituto d’arte Venturi, coordinati da Antonella Battilani.
Sempre a Modena, la chiesa di San Paolo ospita, a cura di Mario Bertoni, un’installazione realizzata ad hoc per il Festival da Paolo Icaro.
Nella Sala delle vedute del Palazzo dei Pio di Carpi si può ammirare la mostra “Visioni di carceri e rovine”, dedicata alle incisioni di Giovan Battista Piranesi (1720-1778). L’opera centrale dell’artista è rappresentata dalle “Carceri d’invenzione“, di cui Piranesi pubblica due edizioni a distanza di 15 anni. Le incisioni restituiscono architetture in cui l’aspetto fantastico delle prospettive e l’invenzione dei volumi geometrici contribuiscono a ciò che di più inquietante vi è nelle Carceri. Sono esposte in mostra l’edizione completa delle “Carceri” e una scelta di 14 vedute di rovine, quelle in cui l’artista rappresenta le architetture e le figure che vi si fondono in senso quasi proto-cubista, andando verso un’immagine metafisica dei piani e delle masse architettoniche.
A Sassuolo, infine, negli spazi di Paggeria Arte e sulla facciata del Palazzo ducale (proiezioni notturne) si possono ammirare “I colori della luce di Bruno Munari” (1907-1998), l’artista che con le sue opere ha anticipato le videoinstallazioni multimediali e influenzato generazioni di artisti contemporanei. L’esposizione, curata da Betta Frigieri, Miroslava Hajek e Luca Panaro, propone opere che fanno parte dell’unica collezione ragionata e cronologicamente catalogata delle opere di Munari, di cui la critica d’arte Miroslava Hajek è artefice e depositaria in quanto collaboratrice trentennale del grande artista.
Festival filosofia
Mostre sedi Modena, Carpi e Sassuolo
Info 059 421210
www.festivalfilosofia.it