La Bienal Fin del Mundo presenta in Italia progetti ed iniziative per il futuro.
In mostra al Centro Culturale Candiani di Mestre, dal 27 Agosto al 14 Settembre, i lavori di due giovani artisti. Ad avvicinare lo spettatore all’immaginario dell’estremo sud del continente americano e ai ghiacci dell’Antartide il foto reportage di Giancarlo Ceraudo (Roma, 1970) e l’opera Metano di Andrea Juan (Buenos Aires, 1964).
Quest’ultima è parte del “Proyecto Antartida”, avviato nel 2005, per il quale l’artista ha ricevuto la prestigiosa John Simon Guggenheim Memorial Foundation Fellowship. I video e gli scatti fotografici di diverse performance effettuate dall’artista e dal suo team sull’altopiano di Marambio (Antartide argentina) nei primi mesi del 2006, indicano l’apparizione di particelle di gas metano durante il processo di scioglimento dei ghiacci.
Nel 2007 a Ushuaia in Terra del Fuoco la I edizione della biennale nasce per sensibilizzare attraverso l’arte sui temi della sostenibilità ambientale, cambiamento climatico e ruolo della tecnologia e lanciare la creazione del Museo Polare Contemporáneo di Arte, Tecnologia e Medio Ambiente.
Nel 2009 la biennale si estende ad altri territori del latinoamerica affrontando temi di carattere geopolitica e ambientale.
La Fundación Patagonia Arte & Desafío sta già lavorando alla seconda edizione della biennale, a cura di Alfons Hug, con l’ambizioso obiettivo di ampliare il concetto di fine del mondo, “triangolando” la localizzazione di questa riflessione tra Amazzonia, Patagonia e Antartide. Macro-zone dove convergono conflitti di interesse globale, dove articolare riflessioni geopolitiche spesso confinate e trattate come problemi relativi a territori particolari della Terra. Di conseguenza le città coinvolte saranno Ushuaia, Buenos Aires e Rio de Janeiro.
Artefacta e le biennali del mondo
Centro Culturale Candiani di Mestre (Ve)
dal 27 Agosto al 14 Settembre
inaugurazione 26 agosto ore 18.00