Sono donne che indossano nuance delicate quelle di Lorenzo Riva (foto), dal cipria al rosa fino al grigio perla, ma anche oro. Sono donne che ricordano Josephine Baker che con “La Canne à Sucre” infiammò i cuori degli uomini e ammaliò la Francia oppure Mistinguett che con “Mon Homme” faceva innamorare il Casinò de Paris… tessuti preziosi, frange stile charleston che danzano sui corpi delle modelle. E poi forme a palloncino, inserti di pizzo, raso e velluto nei delicati abiti da sera, tagli a vita alta, una bellissima cappa imperiale dalle maniche enormi, e poi la sposa, perfetta e raffinata nel suo abito-scultura.
Michele Miglionico, per la sua collezione, s’ispira agli anni Cinquanta, le sue donne indossano tailleur bianchi e neri arricchiti da inserti di lana tricottata, gonne ballon in broccato, giacche corte. Per la sera gli abiti di chiffon e taffetas si colorano di nero, rosso e oro e si nutrono di swarovski, jais, diamanti e drappeggi. Il leit motiv della collezione è il plissé nelle sfumature dell’oro e del marrone.
Aina Gassè, giovane designer ucraina, pensa ad una donna contemporanea, libera, indipendente che ama indossare i colori del bosco e del cielo. In scena tailleur con colli in pelliccia, piccoli cappotti, abiti da sera ricchi di intarsi e ricami. Molte stampe floreali e luce di gioielli.
L’Art Nouveau, stile artistico diffuso in Europa e negli Stati Uniti tra il 1890 e la prima guerra mondiale, ispira la creatività di Abed Mahfouz, i suoi abiti vantano meravigliosi ricami su stoffe come la seta, la mussola, il satin. Molti i riferimenti alla natura con rilievi floreali su abiti architettonici ispirati al Palazzo della Secessione, esempio delle nuova architettura Viennese. I colori degli abiti variano dai toni metallici dell’oro e dell’argento ai colori caldi come il blu petrolio, il verde smeraldo, il viola e le nuance del vino rosso.
“L’idea è di far accompagnare la collezione da un progetto di comunicazione artistica, dalla video arte alle performance, che abbia in sé un suo significato. Al di là dello spirito degli abiti che in qualche modo vuole interpretare’. Così Palatella presenta un progetto legato alla lavorazione tubolare della maglia, cioè senza cuciture, creando un virtuosismo tra tecnica di avanguardia e filati preziosi. Una collezione contemporanea nei contenuti e nelle tecnologie utilizzate, si racconta attraverso un’espressione artistica. La mostra fotografica dedicata al progetto di design (creatività applicata alla robotica) e sviluppata dallo stilista per l’azienda Giapponese Shima Seiki leader al mondo per la tecnologia dedicata alla maglia in 3D.
Donne da sogno
Riva propone stile deco’, Maglionico s’ispira agli anni Cinquanta e Abed Mahfouz all’Art Nouveau.