L’avete
vista nei panni della studentessa francese che in una notte fa innamorare il
giornalista Ethan Hawke in “Before
sunrise” (Richard Linklater, 1995).
È stata interprete incantevole del valore dell’uguaglianza nel “Film Bianco” di
Krzysztok Kieslowsy e poi al fianco
di Billy Murray in “Broken Flowers”
(Jim Jurmusch, 2005).
Un
destino d’artista, già scritto dalla nascita, avvenuta a Parigi, il 21 dicembre
del 1969. Entrambi attori, suo padre Albert
Delpy e Marie Millet, sua madre,
coltivano la naturale passione della figlia per la recitazione. Così, dopo il
suo debutto appena 14enne con il maestro Jean-Luc
Godard nel film “Detective” (1985), sono felici di vederla partire per New
York alla volta dell’Actor Studio.
Già
nel ‘95 la sua esperienza si arricchisce di nuove prove. Di quell’anno è
infatti il cortometraggio da regista, “Blah, blah, blah”, che la candida dietro
la macchina da presa. E intanto la rivista “People” l’annovera ufficialmente
tra le 25 donne più belle del mondo. Così, mentre la sua carriera d’attrice la
vede specializzarsi nelle pellicole di viaggio, rispecchiandone lo spirito
nomade sempre diviso tra Francia e California, Julie continua a svelare virtù
nascoste.
Nel
2003, l’esordio nel firmamento musicale, con l’album omonimo, “Julie Delpy”, in
cui dimostra notevoli doti canore. Di questo primo successo, due brani, “A walz
for a night” e “An ocean apart” entrano nella colonna sonora del film “Before
Sunset” che prosegue la storia d’amore e viaggio iniziata con “Prima
dell’alba”. Stessa regia, stessi attori, ma questa volta l’eclettica Delpy
prende parte alla sceneggiatura.
La
sua personalità a tutto tondo non conosce sosta e nel 2007 regala al pubblico,
che la adora, un’altra opera “itinerante”, sulle vicende di una coppia in
crisi, interpretata a fianco del suo compagno di vita Adam Goldberg. Il film la conferma regista dotata e la prepara per
un altro ardito progetto ad oggi in lavorazione. Si tratta di “The Countess”,
il thriller ambientato nel XVI secolo, che metterà alla prova tutti i suoi
talenti. Sarà regista, sceneggiatrice e, naturalmente, protagonista.
La
sua bellezza 40enne non poteva scegliere ruolo migliore della leggendaria e
facoltosa Contessa Dracula, ossessionata dal mito di una giovinezza sempiterna
per cui sacrifica quotidianamente il sangue di una vergine. Attratta
dall’aspetto psicologico della nobile sanguinaria, tra le prime serial-killer
donne della storia, l’eclettica parigina dovrà confrontarsi con un altro
prodotto ispirato alle stesse vicende. Si tratta di “Bathory”, sarà diretto da Juraj Jakubisko, interpretato da Anna Friel, ed anche questo è in uscita
durante il 2008.
Chi
vincerà la sfida (è il caso di dirlo) all’ultimo sangue? Difficile a dirsi, ma
intanto la regista esordiente infila un asso nella manica, scritturando,
accanto a William Hurt e Vincent Gallo, nientemeno che Nikolai Kinski figlio del grande Klaus. Scelta strategica dato che, come
noto a tutti gli amanti del grande schermo, l’attore pupillo di Werner Herzog fu mitico interprete del
secondo “Nosferatu” (1978), capolavoro del maestro tedesco.