La “ Bevilacqua La Masa” rinnova il suo impegno con l’arte dei giovani artisti con un importante appuntamento che si inserisce all’interno del progetto “Spazio Elastico”.
Il progetto si propone attraverso un concorso fotografico e un concorso video di coinvolgere i creativi per riflettere insieme sui futuri possibili della città di Venezia.
I protagonisti di questa mostra sono dei giovani fotografi neo-diplomati. Un comitato scientifico li ha selezionati e accompagnati attentamente nel lavoro svoltosi a Venezia per la durata di cinque giorni.
I fotografi hanno lavorato in coppie di due cercando di rispondere a nove domande poste dal titolo della mostra: Venezia sommersa? Venezia maltrattata? Venezia museo? Venezia scomparsa? Venezia attaccata? Venezia riserva indigena? Venezia difficile? Venezia possibile? Venezia “ on sale” ?
La mostra è stata realizzata in collaborazione con l’associazione “Aurora Street” di Venezia e il Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo di Milano.
La scelta di giovani fotografi neo-diplomati ci fa trovare l’originalità dello sguardo nel provare a ritrarla rispondendo alle domande che cercano di racchiudere tutte le “Venezie possibili”o quasi. Venezia è stata fotografata talmente tanto che non è facile tentare di raccontarla in modo originale. Ognuno di loro o meglio ogni coppia ha tentato di raccontarla in modo veritiero.
L’artificio fotografico, di per sé ambiguo, non ha impedito a questi giovani “artisti” di ricostruire le scenografie che appartengono inevitabilmente alla loro immaginazione creativa. Ne nasce un ricerca per raccontarla in modo estremamente sincero. All’inizio in fotografia è utile essere naif ,uscire e vedere quello che succede. E’ la scoperta, l’essere curiosi e non avere ancora un’idea di quello che accadrà. L’approfondimento attraverso letture o altro del soggetto del lavoro nascono inevitabilmente con l’esperienza.
Questa serie di foto che devono rispondere a domande così precise e diverse, formano una trama, come parti diverse di un unico puzzle. Venezia è mutevole: teatrale, pudica e segreta, ma anche sfacciata. Di giorno, brulicante di turisti, è chiassosa e colorata, la notte è teatrale, forse triste, abbandonata al silenzio all’umidità al buio dei canali ai muri marciti in un’immobilismo da sogno.
Tutte queste “Venezie” e molte altre sono rappresentate in questa mostra che è auspicabile conduca alla realizzazione di un progetto permanente, magari un libro.
“QUALE VENEZIA/WHICH VENICE”
Fondazione Bevilacqua La Masa
1/11 maggio 2008
Galleria di piazza S.Marco 71/c, Venezia
Rassegna fotografica a cura di Roberta Orio