Da giugno a novembre 2008, la Helmut Newton Fondation vi invita a visitare “Paparazzi”, l’evento più atteso dell’anno, che si terrà nella capitale tedesca, patria del fotografo di moda più famoso del mondo. È proprio su Helmut Newton, infatti, che l’esibizione si concentrerà maggiormente. Personalità chiacchieratissima e controversa, si è distinta per l’immagine femminile portata in auge dal suo lavoro. Una donna carica d’erotismo, variegato da note di sadismo, sfumature masochiste o tonalità più ironiche e divertite.
Nato a Berlino il 31 ottobre del 1920 e cresciuto in una famiglia dell’alta borghesia ebraica, sviluppa da subito un vivace interesse per la fotografia sotto la guida del maestro Yva. Rifugiato a Singapore, in seguito alle leggi razziali del ’38, comincia ad accumulare esperienze che, intrecciandosi all’innato talento, danno vita, scatto dopo scatto, ad una capacità espressiva multicorde. Dall’esercito australiano durante la II Guerra Mondiale, al matrimonio con l’attrice June Browne nel ’48. Dagli scatti su “Playboy” nei primi ’50, all’esperienza francese sulle pagine di “Vogue” 10 anni dopo.
In questo periodo il suo erotismo ‘patinato’ assume peso e visibilità tra gli addetti ai lavori, grazie al canale privilegiato della moda francese. Dopo l’infarto, che lo colpisce nel 1970, la sua fama diventa mondiale e, anche se la produzione risente delle mutate condizioni di salute, si emancipa da quel mondo dorato e raggiunge l’apice nel 1980 con la celebre serie “Big Nudes”.
Lo spessore artistico ormai indiscutibile permette ad Helmut di spingersi al limite dell’accettabile e di dettare legge, non solo nel nudo (sua specialità), ma nell’intera fotografia moderna e, più in generale, nel panorama delle arti visuali.
Nell’ottobre del 2003, poco prima dell’incidente di Sunset Boulevard ad L.A. in cui avrebbe perso la vita, crea la “Helmut Newton Foundation”. L’intento è preservare il suo lavoro e quello della moglie australiana che, dal ‘70, aveva prodotto una serie di ritratti sotto lo pseudonimo di ‘Alice Springs’. Un dono sibillino da parte del genio alla patria lasciata in fretta e furia quando l’arte soccombeva sotto i colpi dell’ascia nazista.
Situata nel Prussian Officer’s Casino, nel centro storico di Berlino ovest, la HNF si è aperta al pubblico da giugno 2004, con le esibizioni ‘Us and Them’ e ‘Sex and Landscape’. Nel 2006 è la volta di “Men, War & Peace” che, insieme alle opere di Newton, presenta quelle di David LaChapelle e James Nachtwey, maestri che, come lui, hanno legato il proprio nome a temi scottanti e provocatori.
Più di 500mila visitatori hanno calpestato quei 1.500mq che quest’anno ospiteranno gli scatti newtoniani più innovativi e provocatori in dialogo con quelli dei migliori fotografi contemporanei. “Paparazzi” promette di perpetuare l’intento iniziale della fondazione: essere parte attiva dell’eccitante e dinamica scena culturale berlinese. Coerentemente ai desideri del suo fondatore, la HNF rifiuta di connotarsi come museo di ‘cose morte’ per confermarsi istituzione vitale del fermento artistico del tempo.