Quando nel 1998, a 18 anni, esordisce in coppa del mondo piazzandosi al settimo posto, Denise Karbon, vanta già una brillante carriera nello sci alpino. Nata tra i monti del Trentino, il 16 agosto del 1980, il suo terzo inverno la vede calzare i primi sci, accompagnata dalla maestra Frieda Senoner. A sette anni gareggia nella categoria VSS per lo S. C. Castelrotto e a 11 partecipa, sotto la guida di Thomas Peter, al suo primo Grand Prix. Dopo tre stagioni, allenata dal padre Arnold, maestro locale, entra nel Centro agonistico dello Sciliar e, l’anno successivo, nella squadra dell’Alto Adige di Ernst Pfeifhofer. Denise brucia le tappe e conquista rapidamente un posto nella nazionale di serie A.
Dopo l’esordio in Coppa del Mondo, compie la prima grande impresa diventando campionessa juniores a Pra Loup, in Francia, e nel 2002 è medaglia di bronzo ai Mondiali di Semmering, confermandosi giovane promessa nello Slalom Gigante. La stagione seguente sale sul podio in Alta Badia, appena in tempo per la rottura del legamento crociato responsabile di 2 anni di digiuno dalle competizioni. Altri infortuni le costeranno 7 interventi chirurgici e numerose interruzioni che comprometteranno l’ascesa nello Slalom Speciale.
Dal 2006 riprende ad allenarsi anche in questa categoria, ma i risultati non sono dei migliori, ameno fino al novembre 2007. In occasione dei campionati di Reiteralm, guadagna, infatti, il venticinquesimo posto e fa sperare in una ripresa. Le previsioni si avverano e nella stagione 2007-08 è di nuovo in vetta. A dimostrare la forma ritrovata, una serie di vittorie nel Gigante: Golden (27 ottobre), Panorama (24 novembre), Lienz (28 dicembre). Il nuovo anno replica il successo della campionessa nostrana che, nonostante la mano ingessata, aggiunge alla lista altri importanti traguardi, quelli di Spindleruv Mlyn ed Ofterschwang, tagliati il 5 e 26 gennaio in Germania. Due medaglie d’oro che le fanno raggiungere i 13 podi in Coppa del Mondo, confermandola, con 5 primi posti su sei gare, la leader attuale della sua specialità.
Tra curve e serpentine, la sciatrice altoatesina ha persino trovato il tempo di sfilarsi gli scarponi e calzare i tacchi a spillo per lanciarsi in un’avventura che considera più pericolosa di qualsiasi discesa in picchiata. La nuova sfida ha il colore della neve e della sua ultima vittoria. Ma non c’è pendenza, solo una stretta striscia illuminata, la passerella di Laura Biagiotti. La stilista la veste d’oro e di bianco con un capo in morbido cashmere e lei, nonostante la paura, supera la prova, affrontata con la stessa concentrazione che precede ogni gara. Ma sebbene l’esperienza del cat-walk non le sia dispiaciuta, Denis si salva da futili distrazioni. Il mondo dello spettacolo, troppo spesso impegnato in un folle mix and match di personaggi e contesti, non la cattura e la restituisce alle piste innevate degli amati pendii.