… che vestono abiti dalla forma a palloncino con le gambe nude e stivali che si arrampicano sulle cosce per Francesco Scognamiglio che pensa agli emblemi dell’eleganza d’avanguardia francese come Loulou e Lucie de La Falaise, per la sua superba collezione. Pantaloni e camicie fetish, lana cotta per cappotti e capi spalla, stivali spruzzati di lacca metallizzata, borse ricche di cristalli e il lattice a dare vita all’abito ‘second skin’ interamente ricamato di cristalli.
Sono stati i colori fluo e le fantasie accese di Enrico Coveri ad aprire le sfilate di questa mattina. I cappotti sono ampi ma la vita è segnata da maxi cinture, molte stampe floreali, mini abiti di macro paillettes e bretelle gioiello, pellicce colorate come le nuance proprie della maison, con le gonne la vita si alza. E poi righe iridescenti, broches colorate, decolletè e mini guanti fluo.
L’atmosfera è quella del charleston, quando le donnine iniziavano a virare verso il pre-femminismo scegliendo di bruciare busti e corsetti. Le labbra sono rese passionali dal rossetto rosso e rivendicano una sensualità disinvolta. Ecco la giovane donna di Kristina T, impetuosa, acuta, che porta alla mente quel delicato erotismo francese. Indossa cappotti in tweed maschile, abiti in fantasie liberty con maniche jambon, t-shirt in tessuto, chemisier e tute in maglia. La sera sceglie abiti eleganti profilati di cigno e definiti da dedali di jais neri. I mini abiti mostrano sexy autoreggenti.
Passeggia in Central Park la ragazza Blugirl, in una grigia giornata invernale, indossa maglieria jacquard, ricamata, pesante ma anche leggera. Le gonne sono a baloon e mai sopra al ginocchio, gli abiti in organza e tulle, come capospalla, poncho, cappe in lapin e trench in seta. Per la sera, gli abiti si ricoprono di paillettes e cristalli oro, perfetti con cappe in maglia nei toni del cipria e del rosa.
Lista delle illusioni aperta da Frankie Morello, per donne che vogliono redimersi da alcol, droga, noia, sesso. Proprio come la nuova musa che ha ispirato la collezione Amy Winehouse. Ed ecco che la scena si apre su una clinica di disintossicazione, la Morello’s Rehab che con solo 10.000 euro e per qualche ritocco chirurgico, danno in cambio una vita nuova. Sono anime egocentriche le donne Morello vestite di impeccabili tailleur e abiti luccicanti da indossare sia il giorno che la sera, piume che decorano scarpe e abiti, grandi fiocchi sul capo, abiti-origami come caos di pensieri, nero borchiato da vera diva del rock e amante di discoteche notturne. Le giacche sono micro, cappucci e colli a corolla, pantaloni dal fondo ampio. Sulle t-shirt e sui mini abiti non manca mai il logo o le scritte che inneggiano ai vizi di queste donne come anime perdute.
Appalusi per ogni look uscito sulla passerella di Gaetano Navarra (foto) grazie alle sue creazioni architettoniche. Vere opere d’arte di maglieria in cachemire intrecciato a mano, camicie in organza dai tagli tridimensionali ricche di macro ruches e volant. I cappotti, austeri, ricordano quelli militari. Sul capo cappelli che coprono il viso e lasciano scoperti appena gli occhi, capispalla di architetture in tessuto, prive di cuciture, con dettagli di volpe argentata. Volumi e dimensioni sono liberi da qualsiasi costrizione dando vita a geometrie incredibili.
In giornata sono attesi: Just Cavalli, Emporio Armani, Missoni, Normaluisa, maria Calderara, Meschino Cheap & Chic, Derercuny.
Saranno donne…
… che amano i colori scuri del piombo e del grigio, ma anche fantasie e nuance fluo. Saranno donne che
indosseranno mini abiti con cosce nude, ma anche gonne non più corte del ginocchio. Saranno donne
dall’allure francese, delicatamente erotiche, ma anche austere. Saranno donne…