Sono appena cominciate le sfilate milanesi e già non sopportate più la vista delle modelle che dalla punta del naso a quella dei piedi appaiono perfette? Allora è arrivato il momento di darsi da fare, delineare gli obiettivi e cominciare a prendersi cura di se stesse, perché il traguardo della bellezza può essere raggiunto anche da chi non sfila.
La catarsi può cominciare con una semplice pulizia del viso che libera la pelle dallo smog e i pensieri dai problemi. Farsi coccolare dalle mani energiche di un’esperta è un toccasana soprattutto se ci si può fidare, perché il lettino dell’estetista ricorda quello dello psicologo; dove confidarsi, sfogarsi, rubare consigli e passare il tempo in totale relax.
Diplomata alla Scuola Estetica Moderna, Alessandra La Fauce ha in pugno tutte i segreti del mestiere oltre alla conoscenza a menadito delle tecniche per restituire alla pelle del viso, una nuova linfa vitale.
Quali sono i procedimenti necessari per un’efficace pulizia del viso?
“Lo step numero uno è la detersione attraverso un latte detergente e un liquido biofasico. Questa pratica pulisce solo in superficie e quindi deve essere affiancata all’utilizzo del Vapozono, un apparecchio che attraverso vapore e raggi violetti combatte i radicali liberi, apre i pori e dermo-purifica la pelle. L’effetto è rilassante, antistress, schiarente e anche afrodisiaco nel caso si utilizzino olii essenziali – per esempio agli agrumi – che stimolano l’olfatto. A questo punto si può passare al peeling”.
In che cosa consiste il peeling?
“Il peeling è un trattamento che serve per esfoliare lo strato corneo della pelle. Include due ingredienti: una gel cremoso con granuli e il massaggio delle mani sul volto, che elimina il primo strato, quello considerato morto”.
Siamo arrivati alla terza fase; che cosa prevede?
“La terza fase riporta il cliente alla realtà. Dopo essere stato coccolato è costretto a svegliarsi perché, attraverso un ferretto osteo follicolare, si passa all’eliminazione delle imperfezioni la cui durata cambia a seconda delle caratteristiche della pelle e può essere integrato con l’utilizzo di un marchingegno che irrora in superficie il sangue, porta ossigeno e ostacola la formazione di punti neri”.
L’utilizzo della tecnologia può irritare la pelle sensibile?
“Direi di no se si rispettano i tempi ma, in ogni caso, per ripristinare il ph idrolipidico dell’epidermide si può ricorre a un altro massaggio rassodante e distendente fatto con crema acida.
Arrivati alla maschera in argilla bianca o verde ci si avvicina all’ultimo step; il siero tonificante che sprigiona proprietà come la vitamina C, fonte di nutrimento per la pelle”.